Il centrodestra sorano si lecca le ferite. Non ce l'ha fatta a eleggere il suo candidato sindaco, Federico Altobelli, e rischia ora uno scontro intestino, stavolta a suon di carte bollate. La lista di Fratelli d'Italia ha ottenuto cinque voti in meno di quella di Altobelli: uno scarto minimo che però potrebbe valere un seggio nella prossima assise.
Massimiliano Bruni, consigliere uscente di FdI, puntualizza: «Accettiamo la sconfitta, ma abbiamo sentito i rappresentati di lista e su alcune sezione ci sono delle anomalie. Parliamo di cinque voti a nostro favore che potrebbero capovolgere l'esito della spartizione dei seggi. Nei prossimi giorni valuteremo se fare ricorso al Tar, abbiamo due mesi di tempo. Al momento, per rispetto della coalizione, ci siamo fermati».
Si ragiona sul da farsi anche in chiave dei possibili accordi con i due sfidanti nel turno di ballottaggio: Luca Di Stefano ed Eugenia Tersigni. Il termine per eventuali apparentamenti si avvicina e le trattativa fervono. Altobelli lancia un monito alla sua coalizione: «Il centrodestra deve andare unito e compatto».
E sull'esito del primo turno dice: «Il voto per i partiti è stato al di sotto delle aspettative. Sono contento per la mia affermazione personale ottenuta in così poco tempo, un risultato miracoloso, a dirlo sono le persone che incontro. Adesso dobbiamo valorizzare quanto fatto, stiamo tenendo la compattezza del gruppo anche se viviamo delle fisiologiche fibrillazioni. Ci stiamo riunendo per decidere che fare nella fase del ballottaggio. Certo che con Luca Di Stefano c'è il Pd, e questo per noi diventa un problema. Non escludiamo il dialogo con nessuno, anche se è evidente che Eugenia Tersigni non ha nella squadra una forte componente del Partito democratico».
«Nel centrodestra i centristi sono stati rilevanti - gli fa eco la coordinatrice dell'Udc Simona Mastroianni - Una campagna elettorale dura, organizzata in tempi brevi. Un risultato di coalizione sicuramente importante, ma non determinante. Siamo partiti da zero e in due mesi, insieme ai nostri collaboratori, ho organizzato uomini e risorse: siamo riusciti a essere il secondo partito della coalizione. Ripartiremo da qui».