Vincitori e vinti. Ieri a Sora si respirava un'aria sospesa, quasi surreale. È stato così per tutta la mattinata nell'attesa di conoscere i numeri ufficiali dal Comune.
Gioie e dolori: è il risultato del primo turno di una campagna elettorale molto intensa e particolare, anche perché giocata in piena estate e in tempo di Covid.
Ora lo scenario politico si surriscalda nuovamente in vista del ballottaggio tra Luca Di Stefano, cha ha ottenuto 5.857 voti (36,28%), ed Eugenia Tersigni, 4.392 voti (27.21%). Terzo Federico Altobelli che ha raccolto 3.599 voti (22.29%). Fuori dai giochi il sindaco uscente Roberto De Donatis, che non entrerà neppure in consiglio comunale: troppo basso il risultato di 944 voti (5.85%). Non sarà l'unico. Fuori dall'assise anche Valeria Di Folco, che ha portato a casa 851 voti (5.27%).
Ampio spazio al voto disgiunto: tanti i sorani che hanno dato il voto a candidati consiglieri che sostenevano un sindaco diverso da quello collegato alla propria lista. I dati dello spoglio consegnano a Di Stefano un saldo negativo di 288 voti rispetto alle sue liste. La Tersigni invece ha "incassato" più di tutti, con ben 435 voti in più rispetto a quelli della sua compagine. L'aveva chiesto espressamente a poche ore dal voto definendosi il «sindaco migliore» e sollecitando gli elettori a votarla anche con il voto disgiunto. Una modalità di voto che, sebbene in maniera minore, ha premiato pure gli altre tre candidati sindaci, tutti con un saldo positivo: Altobelli 217 voti in più rispetto alle sue liste, De Donatis 175 e Di Folco 215.
Dai dati nudi e crudi trapela qualche delusione, come per alcuni big della politica sorana che non hanno confermato gli exploit di preferenze del 2016. È il caso dei consiglieri d'opposizione uscenti Valter Tersigni (297 voti) e Maria Paola D'Orazio (279), che sostengono l'elezione a sindaco di Eugenia Tersigni il primo e Luca Di Stefano la seconda.
Ottimo risultato invece per Manuela Cerqua, della lista "Sora Civica": l'ex direttrice del museo civico ha raccolto 426 preferenze, la donna più votata tra le 19 liste in campo. Il più votato in assoluto è stato il consigliere uscente della Lega Lino Caschera con 617 preferenze.
Insomma, il voto dei sorani ha bocciato il sindaco uscente De Donatis, premiando però molti dei suoi amministratori che in questa tornata si sono presentati al fianco di altri candidati sindaci.
Veronica Di Ruscio 314 voti, Antonio Lecce 288, Massimiliano Bruni 263, Simona Castagna 182 (nelle liste di Federico Altobelli), Alessandro Mosticone 254, Fausto Baratta 240, Francesco De Gasperis, Floriana De Donatis 154, Natalino Coletta 142 (candidati tra le liste di Luca Di Stefano). Ora però la partita cambia.
Il ballottaggio potrebbe confermare il risultato del primo turno oppure ribaltarlo.
Importanti saranno gli accordi che si stringeranno nelle prossime ore, anche senza apparentamenti ufficiali.
Nel 2016 l'ago della bilancia fu Augusto Vinciguerra che dopo il primo turno, in cui Ernesto Tersigni era in vantaggio, appoggiò Roberto De Donatis che vinse al secondo turno.