Elezioni provinciali, si vota il 18 dicembre. Alle urne vanno tutte le 76 Province delle regioni a statuto ordinario. In 75 Province bisognerà votare per i nuovi Consigli, in 28 si dovrà indicare anche il presidente, mentre in ulteriori 13 si dovrà verificare la necessità di voto dopo i risultati delle comunali del 3 e 4 ottobre.

Il numero uno dell'Upi Michele De Pascale ha comunicato la decisione a tutti i presidenti degli enti di secondo livello. Alla Provincia di Frosinone si vota per i 12 consiglieri. Non per il presidente, in quanto il mandato di Antonio Pompeo scade il 31 ottobre 2022.
Dunque election day il 18 dicembre: i procedimenti inizieranno l'8 novembre.

Alle urne si recano sindaci e consiglieri comunali.
Rileva De Pascale: «Si è preso atto che le disposizioni vigenti prorogano tutti gli organi in carica – presidenti e consiglieri – anche qualora intervenisse la decadenza per cessazione di mandato da sindaco o consigliere comunale, fino allo svolgimento delle elezioni provinciali. Pertanto, il presidente in carica è tenuto a convocare i comizi elettorali e resta in carica, insieme al Consiglio, fino allo svolgimento delle elezioni».

Per quanto riguarda le comunali, sono 24 i centri al voto in Ciociaria: Acquafondata, Alatri, Alvito, Casalattico, Castro dei Volsci, Castrocielo, Collepardo, Esperia, Fumone, Monte San Giovanni Campano, Pastena, Roccasecca, Sora, Sgurgola, Supino, Terelle, Torre Cajetani, Torrice, Trivigliano, Vallecorsa, Vicalvi e Viticuso. Il presidente della Provincia Antonio Pompeo ha voluto mandare un messaggio a tutti i candidati sindaci e consiglieri che concorrono.

Rilevando: «Quello delle amministrative è l'appuntamento più importante per i territori, chiamati a scegliere i loro diretti rappresentanti che non solo saranno alla guida di Comuni e città ma svolgeranno anche il delicato e strategico ruolo di congiunzione con gli enti sovraordinati e con il Governo centrale. Quest'anno, poi, dopo il lungo periodo di emergenza sanitaria e la lenta ripresa delle attività, essere eletto sindaco e consigliere significa accettare una sfida che potrebbe rivelarsi unica e irripetibile: quella di favorire lo sviluppo, la crescita e la modernizzazione del proprio Comune attraverso le preziose opportunità rappresentate dal Pnrr. Amministrare oggi, con le difficoltà e le onerose responsabilità di cui i rappresentanti delle istituzioni sono investiti, in presenza della crisi economica più pesante del dopoguerra e della più grande pandemia del secolo, equivale a una missione che presuppone, innanzitutto, un forte spirito di servizio.

Costruire traiettorie di lungo periodo, essere presenti nella quotidianità dei cittadini, informarli e rispondere loro anche attraverso le nuove forme dirette di rapporto con la Pubblica Amministrazione rappresentate dai social, credere nelle potenzialità del territorio e dei giovani in prima battuta: sono tutte azioni che un buon amministratore deve mettere in campo, non senza notevoli sforzi e sacrifici, se vuole realmente interpretare il proprio ruolo con impegno, dedizione e coscienza.

Siamo entrati in una fase di rilancio nazionale che prevede anche ingenti somme da destinare alle politiche di sviluppo locale: sono occasioni per uscire da questa fase complessa e proiettarci in un futuro più "semplice" da governare, ma occorrono vere progettualità. Per le quali la Provincia, che mi onoro di rappresentare, sarà sempre un punto di riferimento, continuando ad esercitare il ruolo di "Casa dei Comuni" e insostituibile collegamento con i più alti livelli istituzionali, come ha dimostrato proprio in questo lungo e complesso periodo.

Ai candidati sindaci e consiglieri, dunque, auguro una buona fine di campagna elettorale e a coloro che saranno decretati amministratori dalle urne un proficuo lavoro al servizio delle loro comunità, nella consapevolezza che governare bene è un onere e un onore da svolgere nell'assoluto rispetto delle comunità, dei territori e del loro futuro». Un messaggio urbi et orbi.
Da presidente della Provincia. Non da esponente di spicco del Pd.