A una settimana dal voto, è iniziato il conto alla rovescia. Più passano le ore e più la prospettiva del ballottaggio appare probabile. Addirittura scontata.

Domenica 3 e lunedì 4 ottobre (fino alle ore 15) gli elettori saranno chiamati alle urne per il rinnovo del consiglio comunale e l'elezione del sindaco. E nell'ultimo scorcio di campagna elettorale in città compaiono i big della politica nazionale.

Oggi pomeriggio, alle 15, in piazza Santa Restituta, è atteso l'ex presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte, che nella sua veste attuale di presidente del Movimento 5 stelle arriverà a Sora per sostenere la candidatura a sindaco di Valeria Di Folco.
Big che va, big che viene.

Così domani, alle 21, stessa location, è in programma l'arrivo del leader della Lega Matteo Salvini, che inviterà i sorani a votare per il candidato sindaco del centrodestra Federico Altobelli. «È la dimostrazione tangibile della vicinanza dei partiti al nostro progetto», sottolinea Altobelli. Intanto anche gli altri tre candidati alla carica di sindaco sono impegnatissimi tra incontri e appuntamenti in questi ultimi giorni di campagna elettorale.

Rilanciare il turismo attraverso il "Progetto città e cattedrali". È l'idea di Eugenia Tersigni e della sua squadra che hanno messo a punto un piano di valorizzazione dei luoghi storici e dei tesori d'arte sacra, con itinerari organizzati, percorsi turistici tematici integrabili fra loro, per promuovere l'intero patrimonio culturale, artistico e monumentale del territorio.

Luca Di Stefano ha ancora negli occhi l'immagine del bagno di folla della scorsa settimana, quando in piazza Cesare Baronio centinaia di cittadini gli hanno manifestato la loro fiducia e lui, fiero di ciò, si è detto pronto ad amministrare la città che ama.

Il sindaco uscente Roberto De Donatis incontrerà gli elettori domani, alle 19.30, in piazza Annunziata.
Il suo invito è a prendere «un aperitivo col sindaco» e parlare del piano di riqualificazione dell'ex Tomassi, che rivendica con orgoglio rimandando al mittente le accuse: «Non sono favole, ma concreta realtà».