La campagna elettorale è nel vivo. Si avvicina l'appuntamento alle urne previsto anche per la quarta città della provincia di Frosinone.

Dal Comune si invitato gli elettori a controllare, sul sito istituzionale dell'ente, lo spostamento dei seggi elettorali per dei lavori che stanno riguardando diverse scuole della città. Intanto mentre i candidati a sindaco scendono per strada per parlare con i cittadini, in dei veri e propri tour per la città, sia nei quartieri che nelle periferie botta e risposta al vetriolo nelle scorse ore tra la candidata alla carica di sindaco Eugenia Tersigni e il consigliere comunale Lino Caschera, candidato nella lista Lega a sostegno del candidato a sindaco Federico Altobelli.

Con l'apertura dell'anno scolastico la Tersigni ha posto l'attenzione sulla frana che interessa da anni la periferia di Sora sottolineando il tema sicurezza legato al passaggio dello scuolabus. Il consigliere Caschera, ex delegato alle manutenzioni, l'ha accusata di interessarsi dei problemi della zona Selva «soltanto in campagna elettorale».

«Lino Caschera pensasse a spiegare ai sorani come mai in cinque anni di amministrazione tra le fila della maggioranza De Donatis non si è adoperato per risolvere il problema e non ha fatto nulla per ripristinare la sicurezza a Portella – ha tuonato la Tersigni - Le chiacchiere non bastano a risolvere i problemi, questa è la verità. I residenti, di fatto, lunedì hanno subìto l'ennesimo grave disagio. Ricordo all'ex delegato alle manutenzioni che la frana a Portella si è verificata a fine mandato dell'ex sindaco Ernesto Tersigni, quando cioè non c'era più il tempo utile per correre ai ripari».

La candidata a sindaco guarda al passato dopo essere attaccata dal consigliere Caschera che quando lei ricopriva un incarico dirigenziale nell'ente di corso Volsci, nulla fece per la zona Selva. «Invece di attaccare il passato sarebbe meglio che Caschera illustrasse alla città cosa ha fatto o sta facendo in proposito. Ci dica il consigliere se c'è un progetto approvato. Cosa ha fatto per permettere il passaggio dello scuolabus in quella zona? Per proteggere la pubblica e privata incolumità? Noi ci limitiamo ad osservare i fatti».