Chi c'è, chi c'è già stato, chi non c'è più. Chi ci sarà lo potremo sapere solo dopo l'esito del voto. Scorrendo le 20 liste in campo, l'occhio va subito ai nomi più noti per capire dove siano collocati e provare a intuire cosa cambierà tra meno di un mese, quando la fisionomia di consiglio comunale e giunta sarà modificata.

Partiamo da chi non vedremo (almeno per ora): nel Pd non ci sono il capogruppo Massimiliano Rossi, il delegato alla cultura Carlo Fantini e Aurora Datti.
Fuori anche l'assessore Tommasina Raponi. Rinunce per motivi diversi. Non partecipano neppure il consigliere Giovanni Melone, ormai lontano dalla politica attiva, e l'ex (da poco) consigliere Maria Teresa Graziani. Tanti invece coloro che cercano nuovi e vecchi voti.

Nel centro-destra, non manca un cavallo di razza come Antonello Iannarilli: è capolista in FdI. Ecco anche Roberto Addesse e Gianluca Borrelli della Lega.
In FI c'è l'ex assessore allo sport Gianni Padovani.
In "Alatri Bene Comune" ci sono l'ex assessore Sandro Vinci e l'ex presidente dell'assise (ai tempi di Magliocca) Stefano Mastracco.

Centro-sinistra: nel Pd i consiglieri uscenti Tonino Scaccia e Franca Colella, si ripresenta anche l'assessore Selenia Abbate. Torna nelle fila dem Antonello Sugamosto. In "Apa" c'è l'ex assessore Alessia Santoro, mentre il presidente del consiglio comunale Fausto Lisi è candidato in "Alatri nel cuore".
Conferma in blocco per "Alatri Unita", con gli assessori Elisabetta Cirillo e Massimiliano Fontana e i consiglieri uscenti Romano Giansanti e Antonino Arcese.

Accanto a Gizzi, nel Psi ci sono l'ex assessore Melissa Ritarossi e l'ex consigliere Angelo Mastracco.
Folta la pattuglia che accompagna Pavia: ci sono i consiglieri uscenti Tarquini ("Alatri in comune"), Costantini ("Patto per Alatri") e Maurizio Maggi ("Uniti per cambiare"), cui si aggiungono gli ex consiglieri D'Onorio, Franco De Santis, l'ex assessore Vincenzo Galione ("Prospettiva futura") e due esponenti di "Programma Alatri": Ivana Nari e Pasquale Caponera.