Daniele Riggi ha rassegnato le dimissioni da consigliere comunale. Al suo posto entrerà in aula Gerardina Morelli. La decisione di Riggi è legata a motivi di lavoro, che rendono difficile per il consigliere assicurare la stessa partecipazione e il medesimo impegno che ci sono stati in questi anni.

A questo punto però cambia ancora l'assetto dei gruppi consiliari al Comune di Frosinone. Nello specifico nelle file delle opposizioni. L'ingresso di Gerardina Morelli è dovuto al fatto che Daniele Riggi nel 2017 è stato eletto nelle file dei Socialisti, con 171 voti. Dietro Massimo Calicchia (226). La prima dei non eletti è stata Gerardina Morelli, con 159 preferenze. Ecco perché sarà lei a diventare consigliere comunale, ruolo che peraltro ha già ricoperto in passato. I consiglieri delle opposizioni sono 12, i gruppi ben 6. Non considerando il Misto.

Il Partito Democratico ha 3 consiglieri comunali: Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari e Norberto Venturi.
Fino a qualche settimana fa c'era anche Alessandra Sardelitti, che però si è dichiarata indipendente. Alla prossima seduta ufficializzerà in aula la sua uscita dai Dem e verrà assegnata al Gruppo Misto, dove c'è un altro esponente eletto nel centrosinistra: Vittorio Vitali, di Articolo 1, che però nel 2017 entrò in aula con la Lista Cristofari. I Socialisti tornano a quota 2 consiglieri: Massimo Calicchia e Gerardina Morelli. Come Frosinone Indipendente, del quale faceva parte anche Daniele Riggi. E nel quale ci sono Fabiana Scasseddu (eletta nella Lista Cristofari) e Marco Mastronardi (ex Cinque Stelle). Poi ci sono Christian Bellincampi (Movimento Cinque Stelle) e Stefano Pizzutelli (Frosinone in Comune), entrambi candidati a sindaco nel 2017.

Nella Lista Cristofari c'è Vincenzo Savo, che è un esponente del Pd. Per sintetizzare. Nel 2017 il Pd ha eletto 4 consiglieri, adesso ne esprime 3. La Lista Cristofari portò in aula 3 esponenti: Vincenzo Savo, Vittorio Vitali, Fabiana Scasseddu. Ora ne ha 1.
I Socialisti, come detto, sono tornati a 2, come quattro anni fa. I Cinque Stelle sono passati da 2 a 1.
Nessuna novità nella lista Frosinone in Comune: 1.
Mancano undici mesi alle elezioni comunali e il centrosinistra non ha soltanto il problema del candidato sindaco. Ma anche, anzi soprattutto, quello delle alleanze. In questi anni in aula consiliare non ci sono stati scatti. Per esempio tra Pd e Socialisti, alleati storici in questa provincia e nel capoluogo, i rapporti sono gelidi.

A tal proposito il leader e segretario regionale del Psi Gianfranco Schietroma ha detto in una recente intervista a Ciociaria Oggi: «Innanzitutto è opportuno verificare se il partito maggiore, il Pd, sia intenzionato o meno a ricostruire il centrosinistra. Dico questo perché, a tutt'oggi, siamo fermi alla vocazione maggioritaria di veltroniana memoria, che ha portato alla distruzione dell'Ulivo e della coalizione di centrosinistra. Noi socialisti, come sempre, siamo pronti al dialogo, ma, se continua ad esserci un monologo, saremo costretti ad attrezzarci diversamente».

E ancora: «Sul piano politico i rapporti tra Pd e Psi sono pressoché inesistenti. A livello provinciale non si riesce a far decollare alcuna intesa. Con Enrico Letta, per la verità, qualche contatto c'è stato. Con il presidente della Regione, invece, dal 2018 ad oggi, non v'è stata alcuna possibilità di dialogo, nonostante che il contributo della nostra lista sia stato decisivo per la vittoria del centrosinistra alle ultime elezioni regionali».

Le parole di Riggi
"Ai cittadini, agli amici e agli elettori che mi hanno sostenuto alle scorse elezioni comunali di Frosinone del 2017 e che hanno seguito con interesse il mio impegno politico per la nostra città comunico, a malincuore, di avere rassegnato, nella giornata di ieri le dimissioni dall'incarico di consigliere comunale." Così, in un lungo post sulla sua pagina Facebook Daniele Riggi ha spiegato il perchè delle sue dimissioni dalla carica di consigliere comunale.

"I miei nuovi impegni professionali prosegue il post hanno progressivamente sottratto tempo all'attività politica e amministrativa, che in questi anni ho sempre svolto con passione, spirito di servizio e abnegazione, al servizio dei cittadini e della città.
Un entusiasmo che, in questi anni, mi ha consentito di essere tra i primi consiglieri comunali della città in termini di presenze alle attività del Consiglio comunale e delle commissioni.
Non nascondo, però, che le vicissitudini professionali hanno solamente anticipato una scelta che meditavo già da tempo: sospendere la mia partecipazione dall'attività politica e amministrativa.

Quando ho cominciato, giovanissimo, la mia avventura politica coltivavo la speranza che alcune istanze di cambiamento della nostra società potessero ancora essere accolte per vivere in un mondo migliore.
Progressivamente questa speranza si è affievolita, fino a spegnersi del tutto.
La delusione più grande è stata la consapevolezza che la politica non ha saputo interpretare queste istanze di cambiamento e di giustizia sociale provenienti dalla società, allontanandosi sempre di più dai cittadini.
Inoltre, il disinteresse, l'individualismo e l'egoismo dilaganti, che caratterizzano sempre di più la nostra società, negli ultimi anni hanno reso ancora più difficile il coinvolgimento attivo dei cittadini nella vita politica, anche banalmente sui problemi a loro più vicini, quelli della propria città.

I nuovi assetti elettorali e istituzionali dei comuni hanno svilito e reso quasi insignificante il ruolo del consigliere comunale e delle minoranze, favorendo la logica dell'uomo forte al comando, a scapito della discussione assembleare.
Per chi come me ha sempre svolto questa attività mosso dalla passione e dallo spirito di servizio nei confronti della propria comunità di appartenenza, andare avanti senza senza la spinta della partecipazione dal basso e degli ideali di cambiamento è inconcepibile. Se ci saranno in futuro forze politiche in grado di interpretare con convinzione queste istanze di cambiamento potrei rinnovare il mio impegno politico e amministrativo per la città, diversamente preferisco dedicarmi alla comunità attraverso altre forme di partecipazione civile. Certamente oggi non ci sono le condizioni per proseguire.

Come consigliere comunale di opposizione ho cercato sempre di porre l'attenzione sulle tematiche che ritenevo importanti per la nostra città: urbanistica, mobilità, giovani, servizi, debito pubblico e ambiente.
Il mio impegno è stato rivolto anche e soprattutto ai problemi dei lavoratori e delle fasce sociali più deboli ed esposte alla crisi. Tra i miei contributi a questa consiliatura mi fa piacere ricordare la delibera sul problema della plastica monouso, realizzata insieme con i Giovani Socialisti e approvata all'unanimità dal consiglio comunale; problematica in seguito affrontata anche a livello nazionale dal Governo.
Ancora più importante è stata la collaborazione con l'assessorato ai giovani per la realizzazione del Consiglio comunale dei Giovani, per favorire la partecipazione alla vita politica della città delle nuove generazioni. Spero vivamente che i giovani della città, e ne ho conosciuto molti validissimi, sappiano usare al meglio questo strumento. Ringrazio tutti i cittadini e gli amici che mi hanno sostenuto in questi anni difficili e tormentati e vi chiedo scusa per non essere riuscito a portare avanti questo impegno fino alla fine. Tuttavia, se andare avanti a tutti i costi avrebbe significato cambiare se stessi e le proprie convinzioni più profonde allora credo che sia stato meglio fermarsi per riflettere e attendere per ripartire con presupposti migliori.

Ringrazio, facendogli i miei migliori auguri, i colleghi Fabiana e Marco per aver condiviso proficuamente insieme questo ultimo periodo difficile e tormentato di consiliatura, e per avermi fatto sentire meno "solo" in questa parte finale di avventura. Ringrazio i funzionari e i dipendenti del comune di Frosinone e i colleghi di Consiglio con cui ho collaborato in questi anni. Ringrazio anche il mio ex partito e i compagni socialisti, perché un un percorso politico così lungo, in cui ho dato tutto me stesso e in cui ho ricevuto tanto, compresa l'elezione del 2017, non può essere sepolto né dimenticato, solo perché non si è concluso con il lieto fine.

Tra l'altro come ci ha insegnato un grande socialista, Pietro Nenni, la politica non si fa con i risentimenti.
Faccio i migliori auguri ai giovanissimi compagni della FGS di Frosinone, la giovanile in cui sono nato e cresciuto politicamente, perché se lo meritano e hanno talento da vendere, anzi spero che riescano laddove io ho fallito, perché hanno tutte le qualità per fare bene.
Il paradosso della vita ha voluto che dopo essere stato considerato presuntuoso, bugiardo, carrierista, trasformista, voltagabbana, ingrato, poltronista, disonesto intellettualmente, il sottoscritto abbia terminato la sua avventura politica con una sola tessera di partito in tasca e abbia preferito il lavoro e la propria autonomia alle scalate e alle carriere facili che alcuni cercano nella politica.

Diversamente da quanto credeva qualcuno conclude Riggi io alla "poltrona" non ci sono mai stato attaccato, né tantomeno mi ha fatto fare progressi, basta vedere le dichiarazioni dei redditi dei consiglieri che ogni anno sono pubblicate sulla stampa. Se sono rimasto attaccato a qualcosa nella vita è stato solo alla famiglia, agli ideali e alla mia coscienza."