Potrebbe essere definita già oggi la data per le prossime elezioni comunali. E l'ipotesi del 3 ottobre è quella più probabile. Il condizionale è d'obbligo perché bisognerà vedere intanto se oggi si riunirà il consiglio dei ministri.

E poi se ci saranno già le condizioni per fissare la data.
Precedentemente si parlava dell'opzione 10-11 ottobre.
Quindi ci sarebbe l'anticipo di una settimana.

Ha scritto il quotidiano La Repubblica: «La ministra dell'Interno Luciana Lamorgese spingerà per indicare come data quella di domenica 3 ottobre e non quella del 10. Il timore è una nuova ondata di contagi post-estate legate al Covid». Il punto nodale è rappresentato dai tempi, che sono ormai già strettissimi. Tra le date c'è anche quella del 26 settembre, ma è chiaro che bisognerà tenere conto del periodo che deve passare dalla chiusura delle liste e la votazione vera e propria.
In ogni caso il mese di agosto sarà ancora una volta "bollente" sul piano della politica locale.

Esattamente come lo scorso anno, le elezioni comunali previste nella primavera scorsa sono state rinviate in autunno. Sono più di 1.300 i Comuni che andranno al voto, tra i quali 15 capoluoghi di provincia e 6 di Regione. Vanno alle urne città come Roma, Milano, Napoli e Torino.

Nel Lazio si vota in 103 dei 308 Comuni: il 27,2%.
Sono 15 i centri con più di 15.000 abitanti (11,7%), 91 al di sotto (88,3%). Due i capoluoghi di provincia: Roma e Latina. In provincia di Frosinone 24 i Comuni dove si eleggono sindaci e consiglieri. Su 91. Il 26,37%. Due hanno più di 15.000 abitanti: Alatri (28.609) e Sora (26.247). Ma si vota anche ad Acquafondata, Alvito, Arce, Casalattico, Castro dei Volsci, Castrocielo, Colle San Magno, Collepardo, Esperia, Fumone, Monte San Giovanni Campano, Pastena, Roccasecca, Sgurgola, Supino, Terelle, Torre Cajetani, Torrice, Trivigliano, Vallecorsa, Vicalvi e Viticuso.

In questo momento il Governo è alle prese con diverse fibrillazioni che stanno attraversando la maggioranza: dalla riforma della giustizia al Green pass. Argomenti che richiedono un confronto maggiore e più ampio.
Ecco perché se oggi si dovesse tenere la seduta del consiglio dei ministri, allora paradossalmente la fissazione della data per lo svolgimento delle elezioni comunali rappresenterebbe il tema più semplice da affrontare. È evidente che sapere quando si andrà alle urne comporterebbe una immediata accelerazione su ogni versante. Dalla definizione delle candidature a sindaco alle liste. Partiti e civiche sono pronti al rush finale in ogni caso. Naturalmente i riflettori sono puntati soprattutto su Alatri e Sora. È nei due centri maggiori che si concentrerà l'attenzione dei partiti. Con il centrodestra che sogna la doppietta e il Pd pronto a resistere.