La notizia era nell'aria da mesi ed è stata poi alla fine il motivo dall'estromissione, decisa dal Pd, dalla giunta Morini dopo quasi dieci anni di assessorato (otto alla guida dei lavori pubblici e due alla guida dell'ambiente e urbanistica).

Roberto Gizzi, che nel 2016 è stato rieletto nelle fila del Pd con oltre cinquecento preferenze, essendo il più votato tra i candidati di tutte le altre coalizioni, ha deciso di ufficializzare la sua scelta. Si candida a sindaco ed al momento sarà sostenuto da due liste civiche. Una frattura quindi ufficiale nell'area del centrosinistra con tutti i tentativi di ricucire, sia a livello locale che provinciale, andati a vuoto.

L'intervento di Gizzi
Il neo candidato spiega così la sua scelta evitando polemiche. «Alle ultime elezioni comunali del 2016 i cittadini di Alatri mi hanno dato l'onore di essere il consigliere che ha ottenuto più consensi. Inoltre, da tempo, tante persone mi spingono a candidarmi a sindaco». «Sento, quindi, forte la responsabilità di mettermi ancor più a disposizione della città, candidandomi a guidare la nuova amministrazione comunale - puntualizza - in questo confortato dal sostegno di numerosi concittadini».

Le sfide
«Il mio primo obiettivo è quello di costruire un nuovo centrosinistra, che sia più vicino alle persone e che abbia un'articolazione più democratica e più rispettosa degli effettivi meriti». «Ho già pronte due liste civiche "Alternativa ciociara" e "Obiettivo civico per Alatri", composte da donne e uomini capaci, ragazze e ragazzi di valore - sottolinea - ma la mia coalizione è aperta a tutti coloro (cittadini, forze politiche e civiche) che credono nell'esigenza di innovare la proposta politica e a quanti vorranno riconoscersi nel programma per la prossima consiliatura che andremo ad elaborare insieme».

Roberto Gizzi è quindi, al momento, il quinto candidato a sindaco dopo l'annuncio di Luciano Maggi (Lazio Unica), Maurizio Cianfrocca (centrodestra e civiche), Enrico Pavia (Polo Civico) e Fabio Di Fabio (Pd e civiche). Il suo messaggio è abbastanza chiaro: creare un nuovo centro sinistra facendo intuire che quello ufficiale non lo soddisfa più. Ora si vedrà, oltre alle due civiche, chi lo seguirà. Se la sua coalizione dovesse ampliarsi potrebbe essere una variante da non sottovalutare. In primis nella sua area di riferimento e cioè il centrosinistra.