«Una notizia un po' originale non ha bisogno di alcun giornale, come una freccia dall'arco scocca, vola veloce di bocca in bocca». Le note di Fabrizio De Andrè fanno da sottofondo perfetto ad una notizia che di originale ha moltissimo. Era nell'aria da tempo, ma un conto è ipotizzarla, altro discorso è poi ufficializzarla. Lucio Fiordalisio, sindaco di Patrica, aderisce a Fratelli d'Italia.

Lui che in passato è stato perfino reggente della segreteria provinciale del Partito Democratico, unitamente a Domenico Alfieri. Vero che da tre anni aveva preso le distanze dai Democrat, ma insomma il salto politico è notevole. Dal Pd a Fratelli d'Italia. Roba da cronaca nazionale. Con il senatore Massimo Ruspandini, commissario provinciale di FdI, c'è una parentela. I due sono cugini, per parte di madre.
Un'intera vita politica su fronti diversi. Fino a ieri.

Le motivazioni
«Aderisco a Fratelli d'Italia». La comunicazione di Lucio Fiordalisio è asciutta. Poi aggiunge: «Ringrazio il senatore Massimo Ruspandini». In fondo la notizia è tutta in questi due passaggi. Poi però Fiordalisio rileva: «Dopo quasi tre anni dalla mia uscita di scena dalla politica di partito, ho deciso di rimettermi in gioco».
Aggiunge: «Le note vicende che mi hanno visto defilarmi dai partiti, le delusioni personali e le mancate promesse sui temi ambientali, hanno determinato un momento di riflessione durante il quale mi sono immerso completamente nella vita amministrativa del mio paese».

Quindi argomenta Fiordalisio: «Patrica e il sottoscritto hanno pagato la conseguenza delle prese di posizione assunte per difendere la nostra terra. L'isolamento politico infatti è stato immediato». Sottolinea: «Nel mio carattere non esiste il fatto di piegarmi a logiche di potere o di sudditanza psicologica». Il sindaco di Patrica rileva: «Massimo Ruspandini mi ha entusiasmato con il suo dinamismo e grazie alle sue indiscusse capacità di leader in grado di ascoltare, comprendere e coinvolgere anche gli scettici, gli arrabbiati e gli sfiduciati. Mi ha reso partecipe del suo progetto, della sua visione basata sul rapporto umano, sul confronto e sui programmi, sul merito e sulle competenze, che vede al proprio interno la partecipazione attiva di tanti amministratori capaci, uniti e coesi».

Poi spiega: «È quindi con grande convinzione che aderisco al partito di Giorgia Meloni, donna che in questi anni ha avuto la forza ed il coraggio di non scendere a compromessi con nessuno, pur di difendere valori chiari ed immutabili. Oggi, con grande consapevolezza e con un bagaglio di esperienze in più, inizio un percorso di crescita individuale, sempre connesso alla realtà patricana ma che si estenderà anche alle istanze dei territori della nostra provincia.
Ho comunicato all'Amministrazione Comunale la mia scelta, rilanciando l'attuazione del programma elettorale e confermando lo schema degli incarichi e ruoli stabiliti con l'inizio del mandato. Ringrazio ognuno di loro per le belle parole espresse nei miei confronti che non vi nascondo, mi hanno davvero emozionato.
Testimonianza di una squadra di uomini e donne che sono legati da amicizia, stima e rispetto, valori che prescindono da qualsiasi scelta politica».

Cosa succede adesso
Lucio Fiordalisio è stato eletto sindaco di Patrica la prima volta nel 2015. Poi confermato a settembre 2020.
Nel Pd è stato reggente e vicinissimo all'ex presidente del consiglio regionale Mauro Buschini. Poi tre anni fa la frattura, per molti versi clamorosa. Nota Lucio Fiordalisio: «Sto portando avanti una battaglia importante su temi ambientali: da quel momento in poi mi sono sentito abbandonato da alcuni dirigenti del Partito Democratico. Per quanto riguarda Fratelli d'Italia, invece, ho potuto apprezzare l'attenzione enorme sui temi locali. Sia per quel concerne i temi ambientali che sociali».

Chiediamo a Fiordalisio: teme che questo passaggio possa non essere compreso dal suo elettorato? Risponde: «Assolutamente no. Intanto perché come sindaco il respiro civico dell'Amministrazione che presiedo è indubitabile. E poi perché tre anni di "decantazione" sono un periodo lungo. La mia è una scelta ponderata e di grande riflessione». C'è un punto nelle motivazioni di Lucio Fiordalisio che va sottolineato. Quando dice: «Oggi, con grande consapevolezza e con un bagaglio di esperienze in più, inizio un percorso di crescita individuale, sempre connesso alla realtà patricana ma che si estenderà anche alle istanze dei territori della nostra provincia».

Fiordalisio è al secondo mandato da sindaco di Patrica.
Quasi scontato che il suo nome possa essere tenuto in considerazione anche per altri ruoli. Per esempio per la presidenza della Provincia. Oppure per il consiglio regionale. Fra l'altro la sua adesione è stata ufficializzata alla presenza del senatore Massimo Ruspandini (commissario provinciale del partito), dell'onorevole Paolo Trancassini (commissario regionale di Fratelli d'Italia) e del deputato Francesco Lollobrigida, capogruppo del partito di Giorgia Meloni alla Camera. Segno dell'importanza del passaggio nel partito di un sindaco come Fiordalisio. Con un passato nel Pd. Un segnale che sul piano politico vale doppio.
Almeno.