Cambi di deleghe, modifiche delle competenze, accorpamenti funzionali. Il sindaco Anselmo Rotondo ha sciolto ogni riserva e venti giorni dopo l'azzeramento totale delle deleghe ha riconsegnato gli incarichi nelle mani di consiglieri e assessori. Nella giunta non ci saranno cambi di persone, ma solo di competenze, tra i consiglieri sono state invece ampliate le funzioni.

Il tutto con un diktat preciso lanciato a ogni componente della squadra: basta chiacchiere, ora tutti al lavoro.
«Dopo aver ascoltato tutti ho proceduto alla riassegnazione- ha affermato il primo cittadino - ho cercato di organizzare le deleghe procedendo con l'accorpamento di quelle più affini. Nella prima distribuzione c'erano alcune competenze molto affini suddivise su più persone, in questo caso ho voluto procedere all'accorpamento di alcuni settori per dare un'organicità diversa. Ho cercato di accontentare tutti e, soprattutto, ci tengo a precisare che non c'è nessuna azione punitiva, ma ogni delega si interseca con le altre».

Gli assessori
Confermata, come annunciato ieri su queste colonne, tutta la squadra di assessori con un rimescolamento delle deleghe conferite a ognuno dei membri della giunta. Nadia Belli resta vice sindaco con l'assegnazione delle deleghe alla transizione ecologica, agricoltura, Ater e gestione case popolari (perde le deleghe alle pari opportunità e manutenzione).
Annagrazia Longo sarà assessore alla pubblica istruzione, edilizia scolastica, tutela degli animali, politiche dell'infanzia, asilo nido, minoranze etniche e linguistiche, diritti civili (perde le deleghe a politiche giovanili, qualità della vita, attuazione del programma).
A Gianluca Narducci conferite le deleghe a lavori pubblici, infrastrutture, igiene, sanità e servizi cimiteriali (tolte le deleghe di sport e strutture sportive).

Armando Satini sarà assessore all'urbanistica, viabilità, manutenzione, edilizia privata, condoni, patrimonio e affari legali (perde la delega all'Ater). Infine a Michele Sirianni Notaro sono state conferite le deleghe da assessore alle risorse strategiche bilancio e finanze, polizia locale, rapporti con i comuni, digitalizzazione, innovazione, rapporti con i comuni (perde la delega ai tributi).

I consiglieri
Variazioni anche per i consiglieri di maggioranza che hanno visto un cambio di competenze. Nello specifico le deleghe sono state così distribuite: Katiuscia Mulattieri presidente del consiglio con delega alla cultura, beni archeologici storici e monumentali, centri storici, musei, biblioteche, rapporti istituzionali con tutte le deleghe, rapporti con gli enti sovraordinati e rapporti con l'università(tolta la delega alla ricerca dei finanziamenti europei); Fernando Carnevale capogruppo di maggioranza con delega ai tributi, associazioni e toponomastica (eliminata la delega ai rapporti e controllo con l'Asm); Massimo Santamaria sarà delegato allo sport, tempo libero, turismo e grandi eventi (perde la delega allo spettacolo); Massimiliano Folcarelli avrà la delega alle politiche sociali, politiche dell'integrazione, politiche per la famiglia, politica dell'anziano, tutela dei consumatori e disabilità;

Gaetano Spiridigliozzi delegato al commercio, attività produttive, artigianato Suap, politiche per il lavoro fiere e mercati; Francesca Maini avrà le deleghe alla rigenerazione urbana e decoro, beni comuni, abbattimento barriere architettoniche, ricerca di finanziamenti.

Le deleghe più ambite
Nel corso degli incontri che si sono succeduti sono state due le deleghe maggiormente richieste: protezione civile e rapporti con l'azienda speciale multiservizi. Competenze che, all'inizio del mandato, furono assegnate a Nadia Belli (la prima) e a Fernando Carnevale (la seconda). Il sindaco ha deciso di non assegnare queste competenze ma di tenerle nelle sue mani. «Questa scelta è stata determinata dal fatto che queste due deleghe erano quelle che potevano creare maggiori frizioni o equivoci – ha chiarito Rotondo – Quindi per eliminare ogni dubbio ho scelto di tenerle entrambe».

Diktat per il futuro
Riassegnate le deleghe si torna al lavoro, ma il primo cittadino ha dato un diktat chiaro e definitivo a tutta la sua squadra: "Sono stato ben chiaro su tre punti. Il primo è che ora bisogna lavorare per raggiungere tutti quegli obiettivi che ci eravamo prefissati e che abbiamo inserito nel programma elettorale. Secondo, queste deleghe non sono di proprietà di nessuno e, se non ci sarà un cambio di passo e mi accorgerò che qualcosa non andrà, nei prossimi mesi sono pronto a intervenire con nuovi aggiustamenti o, se necessario, anche al cambio di assessori. Infine basta con le polemiche infruttuose e le "chiacchiere da bar", utilizziamo quel tempo per raggiungere gli obiettivi».