Alla fine sullo sfondo resta sempre la stessa domanda: ma Nicola Zingaretti si candiderà a sindaco di Roma? Intanto però, se anche dovesse decidere di scendere in campo, dovrebbe passare dalle primarie. Il centrosinistra le ha fissate per il 20 giugno.

Ha detto Zingaretti nei giorni scorsi: «In queste ore girano tanti retroscena ma il tema è molto semplice: a me fa piacere questo calore e anche fiducia nei confronti del lavoro come amministratore, è un risultato della nostra comunità e del buon governo. Voglio continuare a svolgere questo ruolo. Sono contento che il centrosinistra stia scegliendo di convocare le primarie aprendo alla partecipazione popolare. Ci sono personalità tutte credibili e autorevoli. Chi vincerà le primarie sarà il candidato vincente per la città».

A inizio maggio il quadro sarà più chiaro. È evidente che una discesa in campo di Nicola Zingaretti cambierebbe completamente il quadro, anche e soprattutto per quelli che sarebbero gli effetti sulla Regione. Nel senso che si aprirebbe una partita nuova e assolutamente diversa pure per quel che riguarda le candidature alla presidenza della Regione.

Nel centrosinistra inevitabilmente i primi nomi sul tappeto sarebbero quelli del vicepresidente Daniele Leodori e dell'assessore Alessio D'Amato. Senza trascurare però altre ipotesi. Per esempio quella dell'attuale presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Da considerare però soprattutto il rapporto tra Pd e Cinque Stelle.

Alla Regione Lazio c'è un'alleanza che ha trovato respiro politico pure nell'ingresso in giunta degli assessori Roberta Lombardi e Valentina Corrado. Al Comune di Roma, invece, Nicola Zingaretti e Virginia Raggi si troverebbero inevitabilmente in competizione.
E questo finirebbe con il complicare il rapporto tra Democrat e pentastellati: alleati alla Pisana, avversari in Campidoglio.  Si tratta probabilmente dell'elemento chiave di tutta la vicenda.

Per quanto riguarda invece il centrodestra, i nomi non mancano: Maurizio Gasparri (Forza Italia), Claudio Durigon (Lega), Chiara Colosimo, Fabio Rampelli, Francesco Lollobrigida (Fratelli d'Italia). In ogni caso però la prima mossa sarà quella del Pd, che tutti a questo punto attendono. Perché la candidatura al Campidoglio di Nicola Zingaretti darebbe il via ad una fase politica importante anche a livello nazionale.
Le elezioni comunali di Roma sono sempre state strategiche negli assetti nazionali. Adesso ancora di più.