Il sindaco Roberto De Donatis ieri in conferenza stampa ha annunciato che ritirerà le sue dimissioni. Le aveva protocollate la scorsa settimana, dopo il consiglio comunale del 19 marzo dove, per mancanza del numero legale, causato dall'assenza di tre suoi consiglieri, fu dichiarata aperta la crisi.

De Donatis ha detto di aver avuto in questi giorni «il piacere di ricevere tantissime sollecitazioni da parte dei cittadini» ed ha spiegato che ha aperto la crisi per trovare delle soluzioni all'interno del perimetro della sua maggioranza. Ha poi ringraziato sia le forze politiche che il presidente del consiglio Antonio Lecce che istituzionalmente ha tenuto le consultazioni con gli amministratori.

«Non ho mai fatto venir meno il mio senso di responsabilità alla città di Sora. Il motivo per cui ritiro le mie dimissioni non sta nelle interlocuzioni ancora in corso, nelle soluzioni a qualunque tipo di crisi possa esser stata in questi giorni causata da situazioni che devono essere sicuramente meglio declinate, ma il mio è un impegno che ho preso con i miei concittadini fino a quando avrò la possibilità di portarlo avanti; non li lascerò certo in un momento così complicato quanto meno non per mia volontà. Le dimissioni sono state un atto di serietà e responsabilità per valutare se ci sono determinati percorsi».

De Donatis fa un inciso. «A mio avviso i percorsi ci sono e sono nel bilancio di previsione che deve rispondere alle istanze e alle necessità della comunità. Se ci sarà senso di responsabilità, come mi auguro, sono convinto che avremo lo strumento per garantirei servizi di qualità alla città».

Non sono tardate le reazioni della maggioranza.
«Apprezziamo la decisione assunta dal sindaco di ritirare le dimissioni e di proseguire la consiliatura, anche in considerazione delle significative parole di apprezzamento, di stimolo e di vicinanza espresse dal senatore Renzo Piano nel video trasmesso  - ha aggiunto la consigliera Simona Castagna, capogruppo consiliare di Fratelli D'Italia - Ad ogni modo riteniamo condivisibile perimetrare il proseguimento del percorso amministrativo all'interno delle forze della maggioranza, così come avevamo auspicato nel documento sottoscritto dal direttivo del partito».

È intervenuto anche il consigliere leghista Lino Caschera. «Ora non c'è tempo da perdere; bisogna lavorare sodo per risolvere i problemi della città e soprattutto delle categorie più colpite dalla pandemia per aiutarle a ripartire».

Non chiara ancora la posizione dei consiglieri Alessandro Mosticone e Francesco De Gasperis che insieme alla consigliera Floriana De Donatis hanno, di fatto, innescato la crisi facendo mancare il numero legale nell'ultimo consiglio comunale. Però la De Donatis ieri è stata l'unica, tra i tre "dissidenti" a rispettare l'appuntamento programmato da giorni con il sindaco.

«Ieri mattina sono andata da sola all'incontro perché gli altri due consiglieri hanno avuto contrattempi. Il sindaco si è mostrato disponibile a risolvere problematiche legate alle mie deleghe». La De Donatis ha confidato al primo cittadino anche i mal di pancia relativi al "trattamento privilegiato" che lei rileva sempre per i soliti gruppi consiliari di maggioranza. «Ho chiesto maggiore attenzione per arginare malcontenti. È interesse di tutti arrivare a fine consiliatura senza creare contrasti, ma per fare questo è necessario condividere maggiormente l'attività amministrativa e fare un maggior gioco di squadra così da essere più forti nel risolvere, tutti insieme, i problemi della città».