Scontro aperto e bordate reciproche ad Arce dopo la caduta dell'amministrazione Germani

Lo scontro politico si fa duro in paese dopo che ieri sette consiglieri comunali hanno rassegnato le dimissioni decretando la caduta dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Germani.

Tra questi anche i tre esponenti della maggioranza Bruna Gregori, Dario Di Palma e Domenico Sugamosto che si affidano a una stringata nota congiunta, sottoscritta insieme ai quattro consiglieri d'opposizione con i quali hanno determinato lo scioglimento dell'assise: "La situazione amministrativa non permetteva più né alla Giunta né al Consiglio Comunale un sereno lavoro. Continue tensioni e uno spirito di sopraffazione, uniti ad una incapacità o non volontà di mediazione del sindaco, hanno fatto precipitare una situazione già precaria. Riteniamo che il ritorno alle elezioni sia la migliore soluzione per i cittadini arcesi e per il futuro del Paese". La nota prosegue: "I consiglieri di minoranza, Emanuele Doria, Marialucia Forte, Luana Sofia e Sara Simone, prendendo atto di quanto sopra, hanno ribadito la propria posizione politica di totale antitesi rispetto all'amministrazione Germani. In virtù di tali motivazioni, i suddetti consiglieri tutti si sono dimessi dalle loro cariche con il conseguente scioglimento del Consiglio Comunale".

Il sindaco defenestrato Luigi Germani risponde a stretto giro con una lettera aperta ai cittadini di Arce. Riferendosi ai suoi tre ex alleati scrive: "Più che tradire me, questi signori hanno tradito i cittadini di Arce in un momento particolarmente delicato per la vita di tutti a causa dell'emergenza pandemica in atto. Mentre alcuni stavano lavorando per dare attuazione alle numerose misure a sostegno delle persone, delle famiglie e delle attività produttive, in una fase economica e sanitaria dominata dall'incertezza, altri, animati probabilmente da ambizioni personali o accecati da rancori vecchi e nuovi, tramavano alle spalle sottraendosi all'impegno assunto spontaneamente verso la comunità di Arce al momento del voto. A tutti gli arcesi di buon senso lascio ogni considerazione in merito. Per quanto riguarda me, credo di non potermi rimproverare nulla. Ho cercato di riportare l'armonia nel paese, lavorando quotidianamente sugli aspetti che uniscono e non su quelli che dividono. Ho sempre dato a tutti e in qualsiasi momento la mia massima disponibilità, cercando di valorizzare le sensibilità e le attitudini di ognuno. Ho cercato di avvicinare anche con la comunicazione il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione senza mai nascondere le difficoltà che pur si incontrano nell'amministrare un paese. Ho ricevuto in cambio dai cittadini tanto affetto e stima, anche in momenti molto difficili per me. Lascio - insieme a chi è stato leale con me - un paese migliore di quello che ho trovato: un Comune in via di risanamento su più fronti, tanti progetti in corso, lavori pubblici per milioni di euro e numerose misure a sostegno di chi si trova in una situazione difficile. Attendo con la massima serenità l'arrivo del Commissario prefettizio. Ringrazio tutti".