«Nella nostra carta d'identità ci sono i temi dei diritti e del lavoro». Lo ha detto Francesco De Angelis, leader di Pensare Democratico e presidente del Consorzio Asi, alla direzione regionale del Pd. Ringraziando Nicola Zingaretti «per aver guidato il partito con la generosità che ad altri è mancata».

Ha spiegato De Angelis: «Innanzitutto la mia solidarietà a Nicola Zingaretti. Non c'è dubbio che il colpo è stato piuttosto forte, direi fortissimo, come pure il trauma particolarmente pesante. Però io penso che le dimissioni di Nicola Zingaretti siano un atto politico molto importante. Un atto che noi non possiamo e non dobbiamo sottovalutare, perché con le sue dimissioni il segretario ha posto l'accento su temi che riguardano il futuro del Partito Democratico. E sono questioni che noi non possiamo continuare a rinviare. Sono temi sui quali dobbiamo assolutamente aprire una discussione all'interno del partito».

Ha aggiunto: «Semplificando il ragionamento, penso che noi questa discussione dovremmo aprirla sulla nostra carta d'identità. Sul profilo politico, ideale, culturale del Partito Democratico. Negli ultimi tempi siamo stati un partito troppo schiacciato sul governo e solo sul governo. Su alcune questioni invece, come il tema dei diritti e quello del lavoro, noi dobbiamo riscoprire la nostra scala dei valori e delle priorità. Altra questione che vorrei sottolineare riguarda la forma partito. E quindi anche in questo caso credo che sia necessaria una discussione sulle aree politiche, sulle sensibilità politiche e culturali ma anche e soprattutto su questo correntismo esasperato che c'è nel Partito Democratico».

Ha notato ancora De Angelis: «Queste due tematiche devono essere nell'agenda di lavoro del Pd nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. A Nicola voglio dire grazie. Grazie soprattutto per il lavoro svolto in questi due anni. Un lavoro straordinario in un momento difficile per la vita del Paese e difficile per il Pd, che ha guidato con generosità. Fatemelo dire, con la generosità che ad altri è mancata. Ha tenuto unito e fatto vincere il Partito Democratico dopo la sconfitta nelle ultime elezioni politiche. Dice bene Bruno Astorre quando sottolinea che Nicola Zingaretti ha sempre vinto e questa è una verità. Io non so se ci siano i margini per un suo ripensamento. Se ci fossero io gli direi di rimanere al suo posto, perché il Pd ha bisogno di lui».

Rileva ancora De Angelis: «Infine, tornando all'allargamento della giunta regionale ai Movimento Cinque Stelle, posso dire di aver condiviso e di condividere questa decisione. È stata una scelta giusta e che considero strategica, e soprattutto condivido il programma di ampio respiro. Perché in questa alleanza, che non è più soltanto un'alleanza politica, ma anche elettorale, io ci vedo una proiezione in vista delle prossime elezioni e della prossima legislatura. Chiudo dicendo che a me personalmente non sono piaciuti alcuni giudizi esterni sul Partito Democratico. E mi riferisco a chi ci ha definito partito tossico o un cancro da estirpare. Direi che sono stati poco rispettosi della nostra storia».

Infine ha concluso: «Non so cosa deciderà domenica l'assemblea nazionale. Spero che si possa aprire una discussione vera, profonda, che affronti le questioni vere e che sia rispettosa delle differenze che ci sono nel nostro partito, ma senza mai smarrire quello spirito unitario che personalmente considero necessario, soprattutto nei momenti di grande difficoltà come quello attuale».