Per il parco del fiume Cosa, il consigliere comunale Angelo Pizzutelli chiede un tavolo tecnico immediato.
«La realizzazione del parco del fiume Cosa a Frosinone - scrive - da sempre costituisce un sogno, un obiettivo, una volontà di moltissimi cittadini. Da anni se ne parla anche se i solleciti a procedere in questa direzione, a livello politico, hanno sempre visto il centro sinistra cittadino in prima fila e l'attuale amministrazione Ottaviani decisamente "tiepida e freddina" sull'argomento.

Questo governo cittadino ha sempre visto la realizzazione di un parco del fiume Cosa come un obiettivo più propagandistico che realizzabile in quanto la sua realizzazione dovrebbe passare dapprima attraverso una profonda bonifica del fiume, del suo alveo e delle sue sponde. Lavori questi, che secondo il primo cittadino, avrebbero richiesto ingenti fondi al momento non disponibili. Ora, però, si apre una prospettiva nuova e non posso far altro che sostenere compiutamente l'intervento del presidente del Laboratorio Scalo, Anselmo Pizzutelli, che propone di ricorrere ai fondi che arriveranno dal Recovery Fund. Il Pd ha sempre sostenuto la necessità di creare un'area di parco fluviale che dalle cascate dello Schioppo di De Matthaeis arrivasse sino alla zona Scalo.

Realizzare un percorso pedonale ed una pista ciclabile lontane dalle trafficate strade cittadine ed a contatto stretto con angoli naturalistici intatti, una serie di staccionate di sicurezza e di delimitazione delle aree accessibili, un impianto di illuminazione, una serie di panchine o aree cip-nic non sono interventi che richiedono tantissimi fondi. Ma per arrivare a questi obiettivi occorre dapprima mettere in sicurezza il fiume, le sponde e drenare il fondo del fiume con interventi mirati volti alla sua bonifica.

In Italia stanno per arrivare miliardi di euro del cosiddetto Recovery Fund, un'opportunità da non perdere dunque ed è per questo, in qualità di capogruppo del Pd, che chiedo all'amministrazione comunale la convocazione di un tavolo tecnico e mettere in campo le sinergie operative e politiche al fine di poter presentare una proposta che possa ricevere il benestare della Regione Lazio e del Governo e consentire a Frosinone di coltivare un sogno che proviene da lontano».