L'ex assessore Francesca Chiappini nello staff del Sindaco. D'altronde Nicola Ottaviani lo aveva detto il 3 agosto scorso, quando aveva proceduto all'avvicendamento in giunta: Nohemy Graziani al posto della stessa Francesca Chiappini, con le deleghe alla Polizia Municipale.
In quell'occasione Ottaviani aveva detto: «Francesca Chiappini continuerà ad essere un importante punto di riferimento per l'esperienza acquisita sul campo, sicuramente da valorizzare ulteriormente sotto il profilo amministrativo e politico». Una considerazione derivante da quello che Ottaviani aveva precedentemente sottolineato: «L'Amministrazione tutta ringrazia Francesca Chiappini per il lavoro svolto all'interno del settore della Polizia Municipale, in ordine all'organizzazione e alle attività del Corpo dei Vigili urbani, oltre che per l'appor to conferito nei periodi di maggiore criticità dell'emergenza sanitaria e in relazione alla rivisitazione del piano urbano del traffico e della mobilità alternativa, unitamente all'attività di supporto nel riassetto dei mercati rionali e settimanali».
L'avvicendamento in giunta fu determinato dalla richiesta del Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli. E infatti Ottaviani lo evidenziò nella lettera formale di revoca delle deleghe alla stessa Chiappini. Rimarcando: «Ritenuto in questa sede provvedere a revocare dall'incarico di assessore comunale l'avvocato Chiappini Francesca, nominata con precedente decreto del 15/12/2018, in ragione delle indicazioni espresse dal gruppo politico di riferimento, connesse ad un normale avvicendamento di incarichi».
Al posto della Chiappini in giunta subentrò Nohemy Graziani, che tre anni fa ha concorso con il Polo Civico. Ma il passaggio di testimone non fu politicamente indolore. Intanto perché nel Polo Civico la richiesta era partita dai consiglieri Debora Patrizi, Igino Guglielmi, Claudio Caparrelli e Francesco Trina. Non da Corrado Renzi, che aveva esplicitamente detto di riconoscersi pienamente nell'operato di Francesca Chiappini. Al punto che Corrado Renzi lasciò il Polo Civico per aderire alla Lista per Frosinone di Antonio Scaccia, lista che aveva difeso il ruolo della Chiappini.
Ad ogni modo Francesca Chiappini fa parte adesso dello staff del sindaco, con il ruolo di istruttore amministrativo. Con un contratto part time a tempo determinato di 18 ore settimanali. Ha iniziato a svolgere l'incarico il 3 dicembre scorso. Lo terminerà (salvo proroga) il 2 giugno 2021. Dello staff del primo cittadino fanno parte anche altre due persone, tra le quali Giuseppe Vittigli, coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia. Il quale ha un contratto part time di 9 ore settimanali. Per lui si tratta di una conferma nel ruolo. La scadenza è fissata per il 1° giugno 2021.
Quando nel 2017 fu varata la giunta che diede inizio al secondo mandato del sindaco Nicola Ottaviani, si raggiunse anche un accordo politico in base al quale alcune liste che non avevano avuto una rappresentanza nell'esecutivo sarebbero comunque state coinvolte nella "governance". È il caso del ruolo attribuito a Giuseppe Vittigli. C'è poi tutto il dibattito politico all'interno del centrodestra. Con una doppia lettura, a seconda delle prospettive dalle quali si osserva la situazione.
Dopo le dimissioni da vicesindaco (sollecitate dal sindaco Nicola Ottaviani), Antonio Scaccia ha lanciato dei messaggi chiari. E cioè che potrebbe assumere delle posizioni autonome rispetto al resto del centrodestra. Nel frattempo ha presentato il simbolo di una seconda lista civica, Frosinone Domani. Senza considerare che si parla apertamente di un possibile patto federativo con Fratelli d'Italia. Nello scenario delle prossime elezioni comunali di Frosinone c'è pure l'opzione che il centrodestra non proceda unito. E che proprio Fratelli d'Italia possa considerare l'ipotesi di una candidatura a sindaco, magari con il sostegno pure di altre civiche.
Però nella lettera di dimissioni da vicesindaco, Antonio Scaccia ha scritto fra le altre cose: «Si rimane a disposizione per la condivisione di ogni ulteriore necessità ed impegni, sia in funzione dell'interesse dell'Amministrazione Comunale, sia della positiva prosecuzione e consolidamento del quadro di riferimento dell'area politica e culturale del centrodestra». Un passaggio sicuramente concordato con il sindaco Nicola Ottaviani, che fra le altre cose da qualche tempo è anche coordinatore provinciale della Lega. Peraltro nella stessa lettera di dimissioni da vicesindaco Scaccia argomentava: «La motivazione della comunicazione si rinviene nel fatto che l'attribuzione in questione venne conferita ed accettata a termine, mentre gli impegni attualmente in corso per la funzione di assessore al commercio ed alle attività produttive, in conseguenza dei riverberi sulle imprese locali a causa della crisi pandemica, non permettono diversificazioni di risorse».
Al di là delle locuzioni e delle formule politiche è iniziata una partita a scacchi che sarà lunghissima e delicata.
Nicola Ottaviani appare intenzionato a mantenere l'attuale quadro politico. Evitando contrapposizioni e "rotture", soprattutto con Fratelli d'Italia e con la Lista per Frosinone. Ma il dibattito nel centrodestra continua.
Al punto che alcuni "boatos" riferiscono di ipotesi di dialogo tra gli assessori Fabio Tagliaferri e Antonio Scaccia. Entrambi in prima fila per una possibile candidatura a sindaco con il sostegno di Fratelli d'Italia.
Il principale tema però è quello metodologico. In altre parole: la candidatura a sindaco di un capoluogo di provincia come Frosinone verrà discussa al tavolo regionale del centrodestra oppure no? Difficile immaginare che Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia non provino a trattare l'argomento con un approccio politico.
Fermo restando che ci sarà anche il coinvolgimento delle liste civiche.
Nicola Ottaviani, dal canto suo, ha sempre ripetuto di voler procedere con le primarie per la scelta del prossimo candidato sindaco. Mancano diciannove mesi all'appuntamento elettorale. Tra un anno si entrerà nel vivo della scelta, ma in realtà le grandi manovre sono già cominciate. Senza esclusione di colpi. Alternando la diplomazia alle prove muscolari.