È l'ultimo punto all'ordine del giorno della prossima seduta consiliare del 29 e 30 ottobre. Si tratta della mozione presentata dal presidente dell'aula Adriano Piacentini (Forza Italia) e dal capogruppo della Lega Danilo Magliocchetti, avente ad oggetto la "richiesta di fondi europei "Recovery Fund" da emergenza Covid, da destinare all'ampliamento dell'assistenza ospedaliera di Frosinone".

Una mozione che è stata già firmata anche dalle altre forze di maggioranza: Riccardo Masecchia (Forza Italia), Marco Ferrara (Lista per Frosinone), Gianni Mansueto (Lista Ottaviani), Maria Rosaria Rotondi (Fratelli d'Italia) e Igino Guglielmi (Polo Civico). Il consiglio comunale, attraverso il sindaco, intende impegnare «il presidente della Regione Lazio e la giunta regionale a destinare una quota sufficiente di risorse finanziarie del cosiddetto Recovery Fund, per la realizzazione di un nuovo importante presidio sanitario a Frosinone o, in subordine, per un sostanziale ampliamento della struttura esistente». Vale a dire del Fabrizio Spaziani.

E sempre il consiglio comunale, come si legge nella mozione, «chiede inoltre ai parlamentari e ai consiglieri regionali eletti nel territorio, di unirsi allo stesso consiglio per sostenere unitariamente questa importante battaglia di dignità sanitaria e per continuare a garantire ai cittadini adeguata assistenza sanitaria».
La mozione naturalmente parte dalla situazione che si è venuta a creare a causa dell'esplosione della pandemia da Covid-19, che ha determinato un processo di riconversione strutturale e "vocazionale" del Fabrizio Spaziani. Diventato Covid hospital e hub di riferimento. Ma in ogni caso, anche dopo la prima ondata di marzo e aprile, sono rimasti attivi i 26 posti di Malattie infettive e i 7 di Terapia intensiva.

Si legge quindi nella mozione: «Nell'ambito del Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera regionale in emergenza Covid, al presidio ospedaliero Fabrizio Spaziani di Frosinone sono stati attribuiti10 posti letto aggiuntivi in Terapia intensiva e 20 posti letto aggiuntivi in terapia subintensiva». La mozione è stata inquadrata in un quadro di riprogrammazione «dell'attività ospedaliera del capoluogo», anche in previsione di possibili future pandemie. Infatti si pone l'attenzione sulle discipline chirurgiche: chirurgia generale, urologia, otorino. Si sottolinea: «Alcuni interventi dovrebbero essere effettuati ad Alatri, mentre altri a Frosinone, a seconda delle tipologie e della complessità dell'attività chirurgica».

Scrivono Piacentini e Magliocchetti: «Pur in presenza di eccellenza specialistica e di grandi professionalità sanitarie, l'ospedale del capoluogo, in caso di perdurante emergenza Covid (o di altre pandemie), rischia, nel lungo periodo, di non poter più assicurare una adeguata, completa e tempestiva assistenza sanitaria per i cittadini di Frosinone ed in generale per quelli dell'area nord della provincia, per i quali lo Spaziani è da anni punto di riferimento insostituibile.
Si manifesta quindi l'esigenza per la città capoluogo, se nella programmazione regionale verrà confermata la caratterizzazione di ospedale Covid per lo Spaziani, di realizzare un nuovo importante presidio sanitario o, in subordine, un sostanziale ampliamento della struttura esistente, allo scopo di continuare ad assicurare prestazioni sanitarie di assoluta qualità in termini di efficacia ed efficienza di tutte le prestazioni».

Pure in previsione del riconoscimento di un Dea di secondo livello. Si guarda al Revovery Fund, perché il Ministero della Salute ha illustrato le prime proposte italiane, circa 20 progetti, per un ammontare complessivo di circa 68 miliardi di euro, nell'ambito delle risorse del Recovery Fund. Nella mozione si esplicita che la Regione Lazio, in aggiunta alla disponibilità del Recovery Fund, ha sottoscritto anche l'accordo per la riprogrammazione dei Programmi operativi dei Fondi strutturali 2014-2020. L'accordo ha un valore complessivo di 646,2 milioni di euro.

L'effetto congiunto consente alla Regione «di destinare alle finalità dell'Accordo 290,5 milioni di euro per quanto riguarda l'Fse e di 335,7 milioni di euro per quanto riguarda Il Fesr. Recita la mozione: «Di queste risorse, 222,3 milioni di euro sono per la sanità: 140 milioni per le spese emergenziali e oltre 82 milioni per un grande piano di rafforzamento della sanità territoriale». Ora però il primo passo spetta al consiglio comunale.