Federica Aceto di Fratelli d'Italia, è entrata ancora una volta in consiglio comunale. Lo ha fatto con un biglietto da visita che non lascia dubbio alcuno su quanto questa giovane donna sia molto apprezzata, per doti caratteriali e lavoro svolto, da moltissimi ceccanesi. È infatti risultata essere la più votata di tutti candidati e, di conseguenza, la più votata tra i consiglieri che comporranno il Caligiore Due.

Un risultato inaspettato o parte di un lavoro continuo sul territorio?
«Prima di tutto un'emozione davvero forte. Non pensavo potesse accadere onestamente. Un risultato del genere però non s'improvvisa, non può nascere per caso. E spero mi venga riconosciuto. Noi abbiamo la fortuna di avere quello che io ritengo il politico migliore della provincia, ossia il senatore Massimo Ruspandini, colui che sa creare, come nessuno, quell'atmosfera decisiva, quelle motivazioni che riescono a rendere tutti davvero partecipi di un progetto. Il mio esiste da più di cinque anni, il suo da oltre venti. Mi sono ispirata al suo modo di fare politica e al suo meraviglioso gruppo, che ringrazio per aver condiviso con me, non solo questa campagna elettorale ma anni di lavoro. Il mio non può essere evidentemente il risultato di un singolo, ma di un gruppo di persone. Un'altra persona che ha creduto in me è il nostro già due volte sindaco Roberto Caligiore. La mia candidatura si è sviluppata, in piccolo, come quella che fece lui nel 2012: decine di persone lo hanno sostenuto fino a farlo arrivare a prendere seicento voti.
Io ho avuto decine di persone che hanno creduto in me e mi hanno aiutato. Ognuno a suo modo. E non posso dimenticarlo. È a loro che va il mio grazie più grande».

Come ha vissuto questa campagna elettorale "anomala"?
«Non è stato facile affrontare un periodo così delicato.
I cittadini avevano altre priorità, altri pensieri. Ho cercato di non essere invasiva nel rispetto di un periodo storico senza precedenti che ha destabilizzato tutti.
Mi è dispiaciuto non aver avuto la possibilità di vivere questo periodo in modo più sereno, come nelle precedenti occasioni, ma la vicinanza con i cittadini non è mai mancata, come ho provato a non farla mancare in questi cinque anni. Sono stati mesi duri per tutti e la prima cosa a cui pensare era rispettare lo stato d'animo degli altri».

Marco Corsi sperava nel ballottaggio. Perché ce non l'ha fatta?
«Corsi, a mio avviso, ha avuto una percezione distorta della realtà fin dal principio. Quando ancora amministravamo insieme, prima che decidessero di firmare e farci cadere, dissi più volte all'amico Marco di riflettere e di non farsi "utilizzare". La candidatura di Marco Corsi ha dimostrato di non essere appetibile né per l'elettorato di centrosinistra, che non si è riconosciuto nella sua proposta, né tantomeno in quello di centro destra ben rappresentato dalla nostra coalizione. Credo che mai come oggi sia la coerenza la cosa a cui più fanno caso gli elettori».

Il centrosinistra può ripartire da Emanuela Piroli?
«Non sta a me stabilire da chi può ripartire un mondo che non mi appartiene. Sono sicuramente favorevole alla valorizzazione delle donne in politica, che vivono spesso di pregiudizi, di accanimenti e calunnie. È un ambiente prettamente maschile e per farti largo devi avere forza e determinazione. Io sono nell'unico partito italiano dove il presidente è una donna. A Ceccano abbiamo tante donne che hanno dimostrato quanto valgono. Con i numeri, ma anche con la loro perseveranza e con il loro coraggio. Sia a destra sia a sinistra. La Piroli è una di quelle che si è distinta ed ha fatto una buona campagna elettorale».

Anche in questa consiliatura ascolterà di chi è più fragile?
«Sono sempre stata a disposizione dei miei concittadini, soprattutto dei più deboli. Ogni problema l'ho vissuto come se fosse mio; non sempre c'è stata la possibilità di risolvere tutto ma l'impegno non è mai mancato. Soprattutto per loro mi sono impegnata e continuerò a farlo».

Nei primi cento giorni quali le idee in cantiere? «Questo lo abbiamo concordato con il sindaco e con tutta la coalizione a suo sostegno ancor prima delle elezioni. Il nostro è stato un programma elettorale ampiamente partecipato e condiviso. A cui ogni lista ha apportato il proprio contributo. Partiremo dai progetti rimasti in sospeso. Io sono una persona sobria e silenziosa, non mi piace il protagonismo a tutti i costi ma deve essere chiaro che le mie idee sono molto solide e non negoziabili.Non voglio e non devo piacere a tutti. Ma voglio dimostrare che tutti possono raggiungere traguardi importanti anche senza avere dietro famiglie potenti o chissà quali interessi. A Ceccano c'è molto da fare. Spero in un'opposizione collaborativa e costruttiva. Tutto si può migliorare, ma i risultati arrivano se ci si impegna. Come nella politica, anche nella vita».