Il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, peraltro uno dei coordinatori provinciali della Lega. Il presidente della Provincia Antonio Pompeo, primo cittadino di Ferentino e leader di Base Riformista, l'area degli ex renziani che sono rimasti nel Pd. Sono soltanto due dei politici di questo territorio che dovranno fare i conti con il taglio di 345 seggi parlamentari. Perché i nuovi numeri di Camera e Senato restringono inevitabilmente gli spazi a disposizione. Con un effetto "collaterale" già evidente: l'affollamento per un posto da consigliere regionale.

Inoltre sia Ottaviani che Pompeo sono al loro secondo mandato da sindaco e quindi non potranno concorrere per il terzo. Pompeo fra l'altro non potrà nemmeno più candidarsi per la presidenza della Provincia. Stesso discorso vale per altri sindaci. Ma anche per parlamentari e consiglieri regionali, perché tutti dovranno fare i conti con un deficit di "rappresentanza" del territorio che emergerà non appena (tra meno di due mesi) verranno ridisegnati i collegi elettorali.
Saranno 63. Quelli proporzionali del Rosatellum, che, per quanto riguarda il nostro territorio, vedono le province di Frosinone e Latina insieme. Ma potrebbero esserci pure scenari diversi: in passato nelle bozze di alcuni sistemi elettorali la provincia di Frosinone era stata accorpata ad una parte della provincia di Roma.

I derby all'orizzonte
Antonio Pompeo potrebbe prendere in considerazione l'idea di candidarsi alla Regione Lazio nella lista del Pd.
Dove però dovrà vedersela con il presidente del consiglio regionale Mauro Buschini e con il consigliere regionale Sara Battisti, entrambi di Pensare Democratico. Se poi uno dei due dovesse riuscire ad essere candidato alle politiche, allora non si può escludere che un pensierino alla Regione lo faccia l'attuale segretario Luca Fantini. D'altronde, non sfugge a nessuno che con qualunque tipo di legge elettorale ad avere l'ultima parola sulle candidature a Camera e Senato sarà il leader nazionale. Buschini, Battisti e Fantini sono tre "fedelissimi" di Nicola Zingaretti. Naturalmente, per Senato o Camera, c'è anche Francesco De Angelis. Nella Lega il nome di Nicola Ottaviani per una candidatura alla Camera circola da mesi. Ma ci sarà spazio per tutti? Specialmente nell'ipotesi di un collegio Frosinone-Latina, bisognerà tenere presente l'attuale deputato Francesco Zicchieri, coordinatore regionale del Carroccio. Mentre la deputata Francesca Gerardi dovrebbe concorrere per la Regione, magari in ticket con Pasquale Ciacciarelli.

Ma la coperta è corta, perché è già evidente che gli spazi di agibilità politica sono strettissimi. In Fratelli d'Italia il senatore Massimo Ruspandini punta dritto alla riconferma della candidatura. Per le regionali le ambizioni non mancano. Per esempio quelle di Antonello Iannarilli e Alessia Savo, ma sicuramente Ruspandini terrà in considerazione i fedelissimi, quelli che stanno con lui dai tempi di Alleanza Nazionale o del Msi. Impossibile prevedere adesso cosa succederà nel Movimento Cinque Stelle, che il 4 marzo 2018 ha eletto 3 deputati (Ilaria Fontana, Luca Frusone, Enrica Segneri) e un consigliere regionale (Loreto Marcelli).
Certamente è arduo pensare di poter riconfermare determinati numeri.

Sul versante di Forza Italia, le prime mosse sul territorio spetteranno al vicepresidente nazionale Antonio Tajani e al senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone. Ci sono i tre commissari: Adriano Piacentini, Daniele Natalia e Rossella Chiusaroli. Ma c'è anche Gianluca Quadrini, il presidente del gruppo degli "azzurri"alla Provincia.

Elezioni a raffica
Proprio sulla base di questi ragionamenti le elezioni comunali diventeranno fondamentali e decisive. Sia perché tutti (nessuno escluso) si conteranno alle amministrative. Sia perché le cariche di sindaco e consigliere diventeranno ancora più ambite, considerando inoltre che rappresentano pure la base elettorale per le provinciali. Nella primavera del 2021 sono in programma elezioni comunali in diversi centri della Ciociaria. Spiccano Alatri e Sora. Ma andranno alle urne pure paesi come Alvito, Castro dei Volsci, Castrocielo, Sgurgola, Supino. Nel 2022, invece, la "madre di tutte le battaglie" politiche di questo territorio. Le elezioni comunali di Frosinone. Peraltro sono previste esattamente un anno prima delle politiche e delle regionali. Il leader del Pd Francesco De Angelis è già immerso nella campagna elettorale e sa perfettamente che "riconquistare" il capoluogo (dopo dieci anni di Amministrazione di centrodestra) potrebbe rappresentare una medaglia sul petto da esibire e far pesare quando si dovranno decidere le candidature a Camera e Senato.

Nel centrodestra la gatta da pelare è tutt'altro che semplice e dai segnali che arrivano potrebbe perfino profilarsi una sfida interna al centrodestra: da una parte Fratelli d'Italia (con alcune civiche), dall'altra Lega e Forza Italia. Come sta succedendo in diverse realtà.
Quindi ci sarà il "fattore" Nicola Ottaviani. Vero che non potrà concorrere perla fascia tricolore, ma altrettanto vero che non intende assumere posizioni aventiniane. Fra l'altro, essere il "regista" della terza vittoria di fila del centrodestra a Frosinone potrebbe rappresentare una spinta non indifferente per strappare una candidatura alla Camera. Ottaviani vuole fortemente le primarie per la scelta del candidato sindaco. Un terreno di confronto che può fare la differenza.

La Provincia e gli enti intermedi
Date da segnare sul calendario. Tra sette mesi (aprile 2021) sono in programma le elezioni per rinnovare i 12 consiglieri provinciali. Poi, ad ottobre 2022 si vota pure per la presidenza, dopo il doppio mandato di Antonio Pompeo. La Provincia è un ente di secondo livello, per il quale non votano i cittadini. Ma gli amministratori, sindaci e consiglieri comunali appunto. È chiaro che nel 2022 molti assetti nei Comuni potranno essere cambiati. Una partita da "tripla" quindi. Con la presidenza della Provincia che diventa ancora più prestigiosa come carica. Stesso discorso per la presidenza degli enti cosiddetti intermedi: Consorzio Asi e Cosilam in primis. Senza dimenticare la Saf. Insomma, bisognerà "virare" sul livello squisitamente locale.