«Immettersi sulla Casilina significa rischiare la vita».
Non usa mezzi termini e giri di parole il sindaco di Castrocielo, Filippo Materiale, nell'affrontare il tema sicurezza della strada. Il primo cittadino chiede all'Anas il taglio dell'erba che limita la visibilità di chi dalle strade secondarie si immette sulla Casilina.

Nel particolare il tratto "sotto la lente" è quello che dal bivio di Aquino dopo la zona commerciale porta alla rotonda per l'ex campo d'aviazione. «Abbiamo tirato tutti un sospiro di sollievo il giorno in cui la Casilina da Astral è tornata nella gestione di Anas - scrive il sindaco - Pensavamo che l'Azienda Nazionale Autonoma delle Strade fosse ancora quella di un tempo, quando curava la grande arteria in tutti i minimi particolari, a cominciare dalla sicurezza. Purtroppo non è così!».

Materiale chiede interventi immediati per la sicurezza degli automobilisti: «L'Anas, con la scusa dei "tratti delimitati" nella perimetrazione urbana, mira a "scaricare" sui Comuni anche sue specifiche responsabilità, ma non si accorge, in questo periodo di ferie, che la Casilina, al di fuori dei "tratti delimitati", ha perso tutti i connotati di una strada statale. Il territorio comunale ne è una prova lampante. La vegetazione alta metri ha invaso le pertinenze laterali di un bel tratto di strada: dal ciglio esterno del fosso laterale di scolo fino all'asfalto si ha l'impressione di essere di fronte ad una foresta, degna di fiancheggiare a malapena una strada vicinale».

Un taglio dell'erba e messa in sicurezza della strada non più rimandabile. «Gli abitanti di una contrada intera  - continua il sindaco - sono atterriti solo all'idea di immettersi sulla Casilina, perché la visibilità è assolutamente nulla e della segnaletica installata non se ne ravvisa nemmeno l'ombra, perché tutta sopraffatta e nascosta dalla vegetazione. Mai visti spettacoli così desolanti su una strada statale importante come la Casilina. Fino a quando può durare? Perché nessuno ci mette le mani prima che sia troppo tardi?».