Nel centrodestra la fase delle candidature segna un ulteriore passo in avanti del senatore Massimo Ruspandini. A Ceccano, Ripi e Pontecorvo i suoi candidati partono in pole-position. Strategia, visione e l'obiettivo di rafforzare la leadership di FdI sul territorio.

Il 21 settembre o quindici giorni dopo (nel caso in cui a Ceccano si dovesse ricorrere al ballottaggio) la geografia politica della Ciociaria (sul fronte sovranista) potrebbe ulteriormente modificarsi marcando più forte con il tricolore alcuni dei municipi chiamati al rinnovo delle amministrazioni. Ancora una volta a dare le carte, nel centrodestra, il senatore Massimo Ruspandini che si è saputo muovere, tra mille insidie, nel costruire le condizioni per un altro risultato capace di rafforzare il posizionamento del partito di Giorgia Meloni in Ciociaria.

Risultato che, per quanto visto a Ripi, è stato costruito nonostante fastidiosi tentativi di "fuoco amico" che si sono definitivamente sciolti al sole dei 35 gradi di sabato, quando allo scadere del termine di presentazione delle liste, il candidato di chi vorrebbe fare da contraltare a Ruspandini all'interno del partito e di Gianluca Quadrini (FI), Luca D'Arpino è uscito di scena non presentando la lista per la propria candidatura dopo aver decretato la fine anticipata della prima consiliatura di Sementilli.

Ma è da Ceccano che bisogna partire per inquadrare il lavoro portato a termine dal senatore Ruspandini. Qui, in caso di vittoria (che potrebbe già arrivare al primo turno), il leader di Fratelli d'Italia avrà l'opportunità di rivendicare innanzitutto la "primogenitura" del Caligiore-bis. Progetto che non avrebbe mai visto la luce senza i buoni uffici del senatore. Capace di ricucire intorno all'ex sindaco una coalizione che, dopo la sfiducia promossa da Marco Corsi, stava per andare in frantumi e si avviava ad esplorare una serie di alternative per la guida della città.

A Ceccano, oltre alla lista di FdI, a puntellare il secondo tentativo di Caligiore, intorno a Ruspandini si sono innanzitutto schierate le liste del sindaco e quella di Riccardo Del Brocco (Grande Ceccano) tornato politicamente a casa dopo la poco brillante esperienza dalle parti di Abbruzzese. Ma l'imprinting ruspandiniano è forte anche nel dialogo e nell'interazione con le altre liste. In particolare quelle della Lega, di Patto Civico e La Mia Ceccano.

Detto del "pasticcio" evitato a Ripi con Piero Sementilli (difeso ad oltranza di Ruspandini) avviato a succedere a se stesso anche a Pontecorvo il senatore ha giocato bene le sue carte mettendosi subito con Nadia Belli e Michele Notaro a sostenere la rielezione di Anselmo Rotondo. Anche qui le problematiche maggiori sono arrivate dall'interno della coalizione. In particolare da quelli che vantano a Roma, solo sulla carta,chissà quale forza sul territorio anche all'interno di FdI e dalla parlamentare della Lega, Francesca Gerardi che si sono ritrovati insieme nel tentativo di "resuscitare" politicamente Riccardo Roscia.

E mentre anche a Patrica, con Lucio Fiordalisio che viaggia verso la riconferma, la presenza e la diplomazia messa in campo dal senatore avvicinano sempre di più le posizioni del primo cittadino uscente, nel centrodestra sembra che il fattore "Ruspandini" si avvii a replicare, in una sorta di simmetria politica, quello che per anni è stato il fattore "De Angelis" nel centrosinistra.
Sarà un caso che i due, Francesco De Angelis e Massimo Ruspandini, almeno per una volta, saranno alleati a Ripi?l