Una lettera all'assessore regionale al Lavoro, Formazione, Scuola e Politiche per la ricostruzione, Claudio Di Berardino sulle certificazioni di sicurezza degli Istituti scolastici in provincia di Frosinone.
L'ha inviata ieri il capogruppo comunale della Lega, nonchè delegato al Consiglio nazionale Anci, Danilo Magliocchetti.

Il consigliere frusinate apre la missiva ricordando che il prossimo 14 settembre riparte l'attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado del Lazio dopo l'emergenza Covid-19, «con una serie di importanti attività di prevenzione messe in campo dalla Regione, come i test seriologici su insegnanti e collaboratori scolastici».

Per Magliocchetti sono «iniziative certamente apprezzabili ma che devono tenere presenti anche le comuni certificazioni di sicurezza negli edifici.A tal fine -prosegue il capogruppo della Lega è importante evidenziare quanto ha pubblicato "Il Sole 24 ore" con un'indagine sulla Certificazione di sicurezza negli istituti scolastici italiani, elaborata sui dati ufficiali del Miur e relativa all'anno 2018-2019».

Dal report, Magliocchetti estrae i dati della nostra provincia dove, per tutte le Scuole di ogni ordine e grado, «emerge una situazione che desta allarme e  preoccupazione». In particolare, il consigliere cita i numeri di quattro voci dell'indagine: Collaudo statico No 62,46%, Sì 36,20%, Non presente 1,04%; Certificato agibilità No 80,86, Sì 17,80%, Non presente 1,04%; Prevenzione incendi No 78,82%, Sì 7,72%, Non presente 1,19%; Omologazione centrale termica No 78,19%. Sì 17,80%, Non presente 1,19%.

«Come è facile constatare -rileva il delegato Anci soltanto una scuola su tre in Ciociaria è in possesso delle certificazioni di sicurezza e questo non è assolutamente normale, nè sinonimo di salvaguardia dell'incolumità per studenti, professori e collaboratori scolastici, tantomeno di tranquillità per le famiglie.
Si tratta di una situazione di cui la Regione Lazio, insieme al Governo centrale, devono comunque farsi carico, con interventi e misure dedicate».

Da qui le proposte del consigliere: «Penso, per esempio, alla costituzione di un Fondo regionale unico per l'edilizia scolastica; oppure all'istituzione di un Osservatorio dedicato all'analisi delle scuole prive delle autorizzazioni di sicurezza, o al completamento dell'Anagrafe dell'edilizia scolastica.
È importante riaprire le aule adottando tutte le necessarie precauzioni per prevenire il contagio da Covid-19, ma è inconcepibile far svolgere le lezioni in edifici e locali privi delle certificazioni di sicurezza». La lettera, quindi, si chiude con la richiesta all'assessore regionale di «un tempestivo intervento per la presa in carico di questo delicato problema».