Centrodestra ad alta tensione. E poi le strategie già in atto per le comunali, anche se le elezioni sono in programma tra ventuno mesi. Prosegue la lunga estate calda della coalizione al Comune capoluogo.
Grandi manovre
Nei giorni scorsi c'è stato un confronto tra il vicesindaco e leader della Lista per Frosinone Antonio Scaccia e Domenico Fagiolo, consigliere comunale da poco in Fratelli d'Italia dopo essere stato capogruppo della Lega. I rapporti tra FdI e la lista civica sono ottimi. Al punto che più di qualcuno ipotizza un patto federativo per questo ultimo scorcio di consiliatura. Fratelli d'Italia ha 3 consiglieri (Thaira Mangiapelo, Maria Rosaria Rotondi, Domenico Fagiolo) e 1 assessore (Pasquale Cirillo). La Lista per Frosinone conta adesso 4 consiglieri (Sergio Verrelli, Marco Ferrara, Sergio Crescenzi, Corrado Renzi) e 1 assessore, che poi ha anche la delega di vicesindaco (Antonio Scaccia). La rottura del patto federativo tra Polo Civico e Lista per Frosinone è nei fatti.

E intanto i "boatos" rimbalzano: Antonio Scaccia e Domenico Fagiolo hanno affrontato il tema della possibile richiesta di un rimpasto di giunta in autunno. Con criteri da definire, uno dei quali potrebbe essere quello di un assessore ogni due consiglieri. Schema che probabilmente farebbe saltare diversi assetti, ma il punto è anche un altro. E cioè che il sindaco Nicola Ottaviani, in ordine alla composizione della giunta, ha costantemente rivendicato uno spazio di autonomia nel definirne l'assetto. Tenendo conto dei risultati elettorali e degli equilibri tra i vari gruppi. Ma ora la situazione potrebbe essere diversa, considerando le tante novità di questi ultimi mesi. Nella Lega sono entrati Danilo Magliocchetti e Andrea Campioni, mentre sono usciti Domenico Fagiolo e Carlo Gagliardi. Quindi l'ingresso di Sergio Crescenzi e Corrado Renzi nella Lista per Frosinone. E l'avvicendamento in giunta, in quota Polo Civico, tra Francesca Chiappini e Nhoemy Graziani. Segnali di fibrillazioni.

La risposta del Polo Civico
La lista di Gianfranco Pizzutelli ha voluto far sentire la sua voce in questo particolare momento. E lo ha fatto con il capogruppo Igino Guglielmi, che ha sottolineato: «Trovo surreale ancorché strumentale che esponenti di altre liste civiche, vadano a curiosare su dinamiche politiche di altri gruppi consiliari, ancor più se federati tra loro». Chiaro il riferimento alla Lista per Frosinone. Continua Guglielmi: «Credo che nessuno sia abilitato, come mai il Polo Civico ha fatto finora, ad esprimere giudizi ed a legittimare deleghe assessorili espressioni di altri gruppi politici. Nonostante ciò, a nome del Polo Civico sento doveroso ringraziare in ordine il consigliere Corrado Renzi, il vicesindaco Antonio Scaccia e l'avvocato Francesca Chiappini per il prezioso contributo fornito alla città di Frosinone. Per il resto inviterei tutti a stare con i piedi per terra, senza fare voli pindarici sul futuro, in quanto così come per il passato siamo stati abituati a confrontarci su programmi amministrativi. Proprio in questo momento la concentrazione sul presente deve essere massima, poiché c'è ancora tanto da fare in termini di servizi ed opere da ultimare.

Siamo contenti infine che Renzi abbia maturato questa scelta in quanto non si è mai completamente integrato nei valori del Polo Civico. Rigettiamo pertanto eventuali ulteriori attacchi in quanto il nostro movimento politico, a tutti quanti, ha sicuramente più dato che ricevuto». La posizione di Igino Guglielmi è perfettamente in linea con quella del presidente della civica Gianfranco Pizzutelli. Il quale ai fedelissimi ha ribadito il fatto che il Polo Civico deciderà sui programmi come e con chi schierarsi alle prossime comunali. Sottolineando che, a suo giudizio, nel centrodestra ci sono troppi candidati a sindaco. Ma pochi in grado di poter ricoprire quel ruolo.

Le primarie
Già attuale il dibattito sul candidato sindaco del centrodestra del dopo Ottaviani. Con il primo cittadino che insiste per le primarie. I "papabili" non mancano: Riccardo Mastrangeli, Adriano Piacentini, Fabio Tagliaferri, Danilo Magliocchetti, Massimiliano Tagliaferri, Antonio Scaccia, Carlo Gagliardi. E in quota rosa circola il nome di Alessandra Mandarelli. Ma la domanda è una sola: resteranno tutti nel centrodestra chiunque dovesse essere a vincere le primarie? È questa la sfida più complicata da vincere. Poi naturalmente c'è anche l'aspetto politico vero e proprio. Nel senso che Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia potrebbero chiedere che la candidatura a sindaco di Frosinone venga decisa dalla coalizione. Magari con la convocazione di un apposito tavolo. Nicola Ottaviani, però, non ha intenzione di fare passi indietro sulle primarie. Ma è pure evidente che nel centrodestra è necessario continuare a coinvolgere le liste civiche. Una priorità per il sindaco.

Il dibattito nel centrosinistra
Lo schema classico prevede l'alleanza tra il Partito Democratico e i Socialisti. Un rapporto che comunque va rinsaldato. In ogni caso il nome da tempo in pole position per la candidatura a sindaco è quello di Mauro Vicano, ex manager della Asl e già presidente della Saf. Pure lui ha in mente uno schema fortemente caratterizzato dalle liste civiche. Senza perdere di vista i partiti però. Il Pd innanzitutto. Francesco De Angelis, presidente del Consorzio Asi e leader di Pensare Democratico, su Vicano è già lanciatissimo. Al punto da aver lanciato l'operazione "modello Marzi" per costruire le condizioni affinché la coalizione possa provare ad intercettare quel voto trasversale senza il quale è impossibile pensare di vincere le elezioni comunali. Infatti è già iniziato il pressing su alcune liste che sostengono Nicola Ottaviani. A cominciare proprio dal Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli. Ma nel "mirino" c'è pure la lista di Carmine Tucci, alla quale si è riavvicinato l'ex consigliere della Lega Carlo Gagliardi.