Tempo scaduto per l'indizione delle amministrative a Torrice. Il paese non andrà al voto il prossimo mese poichè sono scaduti i termini per l'indizione delle elezioni da parte del Prefetto. Già nell'elenco ufficiale dei Comuni chiamati alle urne il 20 e 21 settembre, Torrice non c'era, ma in ogni caso sono stati superati ieri i termini per convocare le elezioni. Dunque, non hanno prodotto l'effetto sperato nè la rinuncia alla richiesta di revoca della sentenza, con cui il Consiglio di Stato ha annullato le amministrative del 2018 depositata dal gruppo del sindaco uscente Assalti, che aveva invitato la controparte a procedere in modo analogo; né la petizione promossa domenica scorsa da Gioventù Nazionale con la raccolta di 401 firme a favore del ritorno alle urne a settembre. Torrice sarà guidata ancora dal commissario Anna Mancini. Intanto gli animi si placheranno dopo le forti contrapposizioni e i toni accesi.

Un periodo di tregua e di amministrazione straordinaria saranno utili a riportare gli animi alla calma e a restituire a torriciani quella serenità inevitabilmente persa dopo gli accadimenti post-elettorali. Le nubi che hanno avvolto il paese dovranno diradarsi e si dovrà ristabilire l'equilibrio compromesso già all'indomani del voto del 10 giugno 2018. Sono finiti nella lente della Procura gli elettori accompagnati, il plico aperto e poi le schede contestate. Si è andati avanti a colpi di ricorsi e denunce, fino alla storica sentenza del Consiglio di Stato che ha azzerato l'esito del voto. Una parte ha subito chiesto le elezioni a settembre, la restituzione della parola agli elettori, ma alla prima tornata utile, quella del 20 e 21; l'altra, piuttosto che sulla data del voto, si è concentrata sulle garanzie in termini di ufficio elettorale o controllo degli elenchi.

Di fatto a settembre non si voterà a Torrice, con il commissario straordinario che continuerà a occuparsi dell'attività amministrativa. L'acceso dibattito fra i due gruppi degli ex candidati a sindaco, Assalti e Santangeli, deve necessariamente placarsi. Inizia una fase nuova, il percorso di commissariamento fino alle prossime elezioni del 2021. "Il tempo è galantuomo" recita un noto proverbio, e sarà proprio il tempo a restituire ordine al paese verso il futuro ritorno alle urne.