La lettera inviata da Antonio Pompeo e Simone Costanzo, esponenti di Base Riformista, ai segretari Zingaretti, Astorre e Fantini ha dato uno scossone piuttosto forte al Pd ciociaro, in procinto di celebrare la sua assise provinciale per il prossimo 31 luglio. L'appello dei due esponenti riformisti «affinché tutti i segretari si adoperino per promuovere un confronto su una situazione che vede la mancata condivisione di intenti sul prossimo congresso provinciale e sulle sfide amministrative in due città importanti come Ceccano e Pontecorvo», ha scatenato sabato la reazione veemente di Francesco De Angelis, leader della corrente "Pensare democratico".

Quindi, ha imposto l'intervento dello stesso Fantini, che ha ribadito il suo impegno ad andare avanti verso la fase congressuale e oltre, per il rilancio del partito sul territorio. E ieri, sempre al fianco di De Angelis, ha fatto scendere in campo altri due autorevoli rappresentanti di "Pensare democratico": il presidente del Consiglio della Pisana Mauro Buschini e la consigliera regionale Sara Battisti, che a loro volta hanno inviato una lettera a Zingaretti, Astorre e Fantini, mostrandosi esterrefatti per la missiva di Pompeo e Costanzo che, come hanno affermato, «ha dell'incredibile».

La lettera di Buschini e Battisti
Ma vediamo il contenuto del documento, scritto «in un momento particolare della vita politica del Paese», a causa dell'emergenza sanitaria da Covid-19. «Siamo consapevoli dell'importante lavoro svolto dal Partito Democratico al Governo - esordiscono Buschini e Battisti - Dell'attenzione che la Regione Lazio ha rivolto in questi mesi non solo alla riorganizzazione tempestiva dei servizi sanitari territoriali, ma anche al sostegno economico dato alle diverse filiere produttive che hanno interrotto la propria attività a causa del lockdown, e ai cittadini che versano in uno stato di difficoltà. Siamo anche consapevoli che in questo momento storico così delicato - proseguono - si dovrebbe anteporre all'interesse di parte il bene comune e concentrare le energie, anche all'interno del Pd, per costruire una nuova società nell'era della più grande sfida che si potesse pensare di vivere».

Un'introduzione generale che prelude all'attacco contro i due "ribelli" di Base Riformista: «Siamo costretti, dopo una lettera a voi indirizzata, a ricostruire con attenzione quanto è avvenuto nel Partito Democratico della provincia di Frosinone, per amore di verità. Sa dell'incredibile la lettera di Antonio Pompeo e Simone Costanzo inviata a voi. Soprattutto per il lavoro svolto negli ultimi due anni da Francesco De Angelis per tentare di tenere unito il Pd». Da qui inizia il percorso degli eventi che, secondo i due amministratori regionali del Pd, toglierebbe qualsiasi motivazione alle critiche di Pompeo e Costanzo: «All'indomani della composizione della lista del Pd alle ultime elezioni regionali, in maniera condivisa e unitaria - spiegano - abbiamo nominato reggente del partito Domenico Alfieri e abbiamo costituito un tavolo rappresentativo delle diverse sensibilità politiche per affrontare di volta in volta tutti i passaggi cruciali che hanno riguardato il nostro partito: dalle elezioni comunali, passando per l'elezione del presidente della Provincia e della lista per il Consiglio provinciale, fino alla scelta di indire il congresso.

Lo scorso febbraio si è scelto di procedere alla convocazione del Congresso, seguendo prima i passaggi necessari per condividere un percorso unitario con Pompeo, Costanzo, Maggiani, Bonaviri. La guida autorevole di De Angelis nel dialogo con i suddetti e i territori, ha portato alla presentazione di una candidatura unitaria, quella di Luca Fantini, e di una lista unitaria per la composizione dell'Assemblea provinciale. Luca Fantini si è reso disponibile a interloquire con tutti, per dare vita a un esecutivo provinciale rappresentativo e quanto più rinnovato, partendo dal coinvolgimento delle aree politiche in ruoli apicali. Il congresso è stato sospeso a causa dell'emergenza sanitaria. A giugno, però, il Partito Democratico nazionale ha invitato tutte le Federazioni provinciali a riprendere i Congressi sospesi durante il lockdown. Per questo, si è scelto di riavviare il percorso congressuale. Pompeo e Costanzo hanno chiesto di prevedere che per l'elezione dei nuovi organismi dirigenti e del segretario della Federazione si tenesse conto di alcuni elementi: trasparenza, possibilità di svolgere i congressi in via telematica o in presenza, rispettando però le norme di sicurezza Covid a tutela degli iscritti e un dibattito sui temi del nostro territorio.

Per questo, è stato chiesto alla Commissione congressuale presieduta da Alessio Gentile, di predisporre una modifica regolamentare che tenesse conto delle giuste richieste fatte dal sindaco di Coreno Ausonio e dal presidente della Provincia. In base a tali richieste, si è valutato insieme di riprendere il congresso». Da qui, la bordata finale contro Pompeo e Costanzo: «Ma nonostante la continua ricerca della decisione corale, nonostante la disponibilità di tutti a fare diversi passi indietro, nonostante il lavoro pregevole svolto da De Angelis, oggi leggiamo esterrefatti una lettera in cui si tenta di cancellare questo passato recente. Il partito di Nicola Zingaretti richiamato da Pompeo e Costanzo fa parte della nostra storia e della nostra cultura. A Pontecorvo e Ceccano sono stati i circoli locali a scegliere di candidare Gabriele Tanzi (della loro stessa area politica) alle primarie, e di sostenere Marco Corsi con una lista civica chiaramente riferibile al nostro partito. Sui Comuni che vanno al voto è davvero difficile capire quali siano e dove siano i problemi.

Se si vuole far crescere un territorio confrontiamoci sui temi fondamentali. Oggi più che mai questa Federazione ha bisogno di una guida condivisa e pronta a raccogliere la più importante sfida che la nostra generazione abbia mai dovuto affrontare: ricostruire e reinventare un territorio che ha grandi potenzialità, sul quale si stanno facendo importanti investimenti. Vorremmo che ci si concentrasse su questo - concludono - Non su quisquilie che appartengono a un modo di operare di un partito che abbiamo fortunatamente archiviato con l'elezione alla Segreteria nazionale di Nicola Zingaretti».