Ancora un Comune dove il ritorno in aula è ancor più burrascoso. «Un consiglio comunale deserto da parte dei soli quattro consiglieri di maggioranza. Ridotti ad applicare strategie per sopravvivere a solo un anno dall'insediamento». All'ordine del giorno le surroghe dei consiglieri dimissionari di maggioranza e di minoranza.

«Mi sento istituzionalmente offeso e amareggiato. Per la convocazione del consiglio per le surroghe - dice il consigliere Tommaso Perrozzi - abbiamo dovuto, insieme al consigliere Rocco Di Rollo, chiedere l'intervento del Prefetto il quale si è visto costretto a diffidare il sindaco a provvedere alla convocazione dell'assose in venti giorni. Trovarsi tra i banchi del consiglio e ritrovarsi in tre persone è davvero la dimostrazione del fallimento politico dell'amministrazione Di Adamo. Ci auguriamo che martedì, in seconda convocazione, non ci ritroviamo nella stessa sconcertante situazione.

Lo stesso giorno ci è stata notificata la convocazione per il consiglio per l'approvazione del Consuntivo 2019. Ci riserviamo di interrogare il Prefetto sulla validità della notifica senza aver prima svolto l'assise in seconda convocazione visto che gli eventuali consiglieri in surroga non avranno a disposizione i 20 giorni per la visione degli atti del consuntivo».

Ma pure il sindaco Di Adamo si sfoga. «I consiglieri Perrozzi e Di Rollo, con uno striscione, mi hanno chiesto di dimettermi. Eppure il 14 gennaio avevano l'occasione di firmare le dimissioni con i 3 consiglieri di maggioranza e non lo hanno fatto. Loro mi hanno dato l'occasione di andare avanti. Hanno portato a sbattere contro un muro l'intero gruppo di minoranza a seguito della sentenza Tar che ci certifica la correttezza del consuntivo 2018. Oggi io e il mio gruppo, finché la legge ce lo permette, rimaniamo al nostro posto, lavorando al bene comune»