«La verità è che manca la politica, anche per come è strutturata e articolata geograficamente la provincia di Frosinone. La chiave di volta per un'analisi seria è questa. E bisogna avere il coraggio di dirlo». L'analisi di Massimo Ruspandini, senatore e leader di Fratelli d'Italia in provincia di Frosinone, è a tutto campo.
Il momento è delicato nel centrodestra locale. La Lega ha attaccato frontalmente il partito di Giorgia Meloni per quanto riguarda la votazione sulla Saf. Mentre sul territorio, come dimostrano anche le vicende del Comune di Ripi, c'è tensione con Forza Italia.

Chiediamo al senatore Ruspandini: ma cosa sta succedendo nel centrodestra in Ciociaria? Rileva l'esponente di Fratelli d'Italia: «È importante fare una premessa. La provincia di Frosinone conta 495.000 abitanti e 91 Comuni, soltanto 8 dei quali hanno più di 15.000 abitanti. E ci sono moltissimi paesi con meno di mille abitanti. O poco più. La provincia di Latina sfiora i 575.000 abitanti, ha 33 Comuni, dieci dei quali abbondantemente sopra i 20.000 abitanti, molti altri che sfiorano i 15.000 residenti. E soltanto 2 sotto quota 1.000 abitanti. Sul piano politico tutto questo si riflette in maniera forte. Perché al di sopra dei 15.000 abitanti la politica è molto più presente. Con i partiti che possono esercitare un ruolo preciso, presentando il simbolo e la lista per esempio. In Ciociaria questo è complicatissimo, quasi impossibile nell'80% dei Comuni.

Dove praticamente ci sono soltanto liste civiche e dove capita spesso che un sindaco sia sostenuto contemporaneamente da esponenti del Pd, di Forza Italia e di Fratelli d'Italia. O della Lega. Questa è la realtà e non dobbiamo nasconderlo. In queste condizioni è impossibile fare ragionamenti politici».
Continua Massimo Ruspandini: «C'è un altro elemento che non dobbiamo tacere. Vale a dire che spesso e volentieri nei Comuni più piccoli le alleanze e le crisi vengono determinate da ragioni personali, da antipatie o da invidie. Tutta roba che nulla ha a che vedere con la politica. Ecco perché poi mi viene da sorridere quando leggo certe considerazioni sui presunti vincitori o sui presunti sconfitti nelle votazioni delle assemblee dei sindaci o dei soci degli enti intermedi.

Francamente non penso che alla Saf abbia vinto il centrosinistra. Sicuramente ci sono state anche considerazioni di carattere politico, ma in ogni caso secondarie rispetto ad un contesto che ha visto prevalere invece le intese tra sindaci. In provincia di Latina, invece, ci sono più spazi per fare politica.
E questo è dovuto al fatto che i Comuni sono di meno e più grandi. Non è un particolare di poco conto per chi è abituato a misurarsi sul territorio». Rileva ancora Massimo Ruspandini: «Detto questo, però, dobbiamo sforzarci per far prevalere comunque le ragioni politiche. Ma non è semplice».

Sul tavolo però restano altresì i problemi all'interno del centrodestra provinciale, soprattutto in questo momento. Afferma Ruspandini: «Cosa intendo dire agli alleati? Il ragionamento è semplice: proprio sulla scorta delle considerazioni fatte, se come centrodestra vogliamo che i sindaci e gli amministratori dei Comuni più piccoli (quindi sostanzialmente civici) guardino a noi come punto di riferimento, allora dobbiamo comportarci come esponenti di centrodestra. Cosa voglio dire? Lo esplicito subito: se "arruoliamo" persone che nella loro vita politica hanno cambiato 27 partiti e 40 ideologie, poi non possiamo pretendere che lancino dei messaggi compatibili con chi oggi si riconosce nel centrodestra.
Perché il centrodestra in questi anni è cambiato molto, specialmente sul versante degli equilibri e dei rapporti di forza.

Giorgia Meloni vola nei sondaggi per doti come la coerenza e la competenza. Questa è la realtà: noi di Fratelli d'Italia professiamo sempre gli stessi valori e chi è entrato provenendo da altre esperienze lo ha fatto comunque in un contesto di condivisione degli stessi valori». Come vede Ruspandini le elezioni comunali che si terranno il 20 e 21 settembre? In provincia di Frosinone vanno alle urne Ceccano, Pontecorvo, Belmonte Castello, Guarcino, Cervaro, Fontana Liri, Patrica, Trevi nel Lazio.

Rileva il senatore Ruspandini: «Di questi otto Comuni soltanto Ceccano ha più di 15.000 abitanti.
A Ceccano si potranno fare dei ragionamenti politici.
Altrove no. Dobbiamo avere il coraggio di dire che in provincia di Frosinone la regola è quella delle liste civiche e degli accordi trasversali nei piccoli Comuni.
E mi rendo conto che un sindaco che nel proprio Comune è sostenuto da esponenti del Pd e di Forza Italia, quando si trova in un contesto di assemblea di enti intermedi ne deve tenere conto. Quando dico che manca la politica mi riferisco esattamente a questo».