Lo scacchiere politico in città è bollente. E in movimento. Mentre si attende un'entrata massiccia in Forza Italia con il possibile ingresso di due assessori e tre consiglieri di maggioranza, anche la Lega pare pronta ad affiancare il sindaco De Donatis.
Almeno per questo finale di consiliatura.

Sono sempre più stretti, infatti, i rapporti tra il consigliere Lino Caschera e il partito di Salvini.
Ma nessuno della maggioranza vuole passare all'opposizione e il centrodestra rischia di spaccarsi prima di nascere. Chi resta compatto è Fratelli d'Italia che siede sì in maggioranza, ma è sempre pronto a pizzicare il sindaco, specie dopo lo strappo con il consigliere Massimiliano Bruni. Che abbiamo intervistato.

I lavori in via Cellaro: problema politico o tecnico? «Certamente un problema tecnico che qualcuno sta tentando di far passare per politico».

Lei non ha partecipato all'ultimo Consiglio.
La domanda è d'obbligo: voterà il bilancio?
«Ero assente perché avevo impegni improrogabili.
Come me erano assenti altri esponenti della maggioranza. Per il bilancio sarà il partito a decidere cosa fare una volta appurato quale sia la programmazione».

Quali sono oggi i suoi rapporti con il sindaco? «Rapporti puramente amministrativi. Di certo non politici».

E con gli altri esponenti del centrodestra?
«Ho buoni rapporti con tutti, anche a livello personale».

La piattaforma civica è fallita?
«Sì. È accaduto quando la politica ha giustamente rivendicato il suo ruolo. Non sono più questi i tempi in cui ci si traveste da civici per diventare militanti dopo le elezioni. C'è bisogno di politica e di candidati strutturati che diano al territorio il ruolo che merita».

Il consigliere Coletta in odor di assessorato. Pensa che si debba rimodulare la giunta?
«La giunta è una prerogativa del sindaco».