«Relativamente alla notizia in merito ad una presunta candidatura a sindaco di mia moglie Nadia Tranfa, la smentisco categoricamente», non usa giri di parole il sindaco Giuseppe Morini che poi aggiunge alcune doverose precisazioni. Non solo in merito alla notizia ma anche ai possibili scenari futuri.

L'intervento
«Anzitutto, su un argomento così delicato, anche dal punto di vista personale, poiché coinvolge la sfera familiare, sarebbe forse stato il caso che si fosse scritto previa verifica diretta con gli interessati, invece si è pensato al posto loro e agito a loro insaputa», sottolinea. «Pertanto non mi resta che licenziare quanto scritto come mere illazioni, mai passate nella mia mente e tantomeno ai miei familiari, ognuno impegnato nelle rispettive occupazioni e quindi lontani da certi "giochini"e dal chiacchiericcio inconcludente, dei soliti personaggi politici"scaduti" e lancia la prima stoccata che tentano disperatamente di riaffacciarsi sulla scena politica».

Dopo questo primo messaggio Morini prosegue. «In questo momento il sindaco ricorda ha ben altro a cui pensare: tra l'emergenza da gestire, le attività necessarie alla ripartenza post lockdown, gli impegni presi con la città che, in questo ultimo anno di consiliatura, vogliamo portare a termine, figuriamoci se mi resta del tempo da sprecare in queste farneticazioni sulle prossime elezioni!». «Voglio ringraziare per le belle parole spese per mia moglie, ma dal canto suo, tra le molte attività che le vengono riconosciute, sia nell'ambito sociale che culturale, è lei che gestisce da sempre e spesso da sola, la nostra famiglia e a questo dedica gran parte delle sue energie e del suo tempo», puntualizza.

«Queste circostanze dovrebbero essere sufficienti a tutti per capire che, nonostante i molteplici impegni, mai abbiamo trascurato i nostri doveri, di genitori, di cittadini e, solo nel mio caso, di amministratore. Né mai, abbiamo rinunciato al diritto di decidere personalmente del nostro destino». «Per adesso specifica io e mia moglie abbiamo molto altro a cui pensare, ma vorrei anche tranquillizzare il regista o i registi diquesta vicendache almomento giusto non rinunceremo alle nostre prerogative e saremo noi a giocare le nostre carte e a prendere le decisioni del caso». «Per quanto mi riguarda - conclude - non lascerò ad altri la libertà di scegliere al mio posto, ma, come sempre, fornirò il contributo necessario a garantire alla nostra città quell'amministrazione onesta, competente ed efficiente che merita indiscutibilmente».