«Ancora una volta la Lega ha fatto approvare un provvedimento che va al sostegno delle piccole e medie imprese, l'ossatura dell'economia italiana. Una misura quanto mai necessaria per la ripresa del settore, messo in ginocchio dalla gravissima crisi provocata dall'emergenza Coronavirus». È soddisfatto l'onorevole Francesco Zicchieri dopo il voto favorevole all'emendamento che ha presentato insieme ai colleghi di partito Ribolla, Bitonci, Cavandoli, Centemero, Covolo, Francesca Gerardi, Gusmeroli, Alessandro Pagano, Paternoster, Tarantino e Latini.

Un ordine del giorno che va a incidere su una parte importante dei Decreti "Cura Italia" e "Liquidità", emanati dal Governo nel tentativo di fornire alle imprese gli strumenti utili a fronteggiare le conseguenze finanziarie dell'epidemia. «Interventi che però - ci ha detto l'onorevole Zicchieri - fino a oggi non sembrano avere prodotto gli effetti sperati, oltre a suscitare parecchie perplessità per l'esclusione dell'accesso al credito di più della metà delle imprese richiedenti, per l'inaccessibilità alla moratoria sui finanziamenti e la complessità delle procedure».

Dunque, era necessario un correttivo che mettesse soprattutto le Pmi in condizioni di ottenere le risorse necessarie per ripartire. In particolare, il parlamentare della Lega ha rivolto la sua attenzione alle citate micro, piccole e medie imprese, ma anche ai professionisti e alle ditte individuali che operano sul territorio nazionale appartenenti ad ogni comparto produttivo. Il Governo aveva previsto con i suoi Decreti, a favore di tutte queste categorie, una moratoria che consente la sospensione di alcune scadenze nel loro rapporto con le banche. Moratoria fissata al prossimo 30 settembre.

Un termine che però, secondo Francesco Zicchieri, lascia presagire «una batosta, proprio nel periodo in cuitutte queste attività potrebbero essersi riprese dalla crisi, aumentando i ricavi e il fatturato». Inoltre, ha fatto osservare il deputato leghista, la moratoria «non riguarda tutte le scadenze per i debiti contratti dalle Pmi, ma soltanto le obbligazioni assunte nei confronti del sistema creditizio, quali banche e intermediari finanziari». Pertanto, l'emendamento presentato dai parlamentari della Lega e approvato dalla Camera, impegna il Governo a prevedere «attraverso ulteriori iniziative, una proroga della moratoria a fine anno». E questo a causa del persistere del blocco di numerose attività economiche a causa dell'epidemia.

Un'altra questione affrontata dall'onorevole Zicchieri e dai suoi colleghi riguarda la valutazione del merito creditizio da parte delle banche, per avere la garanzia del finanziamento. La Lega aveva già proposto in sede di Commissione referente, per tutelare i potenziali beneficiari dei fondi, di impedire che la banca richiedesse il merito di credito o qualsiasi altra valutazione. Quindi, nell'emendamento è contenuto questo ulteriore impegno per il Governo. Vale a dire che possa adottare, attraverso i prossimi interventi normativi, tutte le misure necessarie affinchè gli istituti di credito «non solo facilitino al massimo i pagamenti delle somme di cui viene chiesta la garanzia alle imprese, ma che sia vietata qualsiasi valutazione del merito in allegato all'istruttoria presentata». Da quanto emerge, l'ordine del giorno dei deputati leghisti si muove proprio nella direzione di rimuovere quegli ostacoli che fino ad oggi hanno impedito soprattutto alle micro-imprese e Pmi di beneficiare dei fondi governativi.

«Un successo che appartiene, non solo alla Lega, ma a tutta l'Italia che produce, che ha resistito ai colpi della crisi e che vuole ripartire con la marcia giusta», ha concluso Francesco Zicchieri. Un parlamentare a cui va dato merito, sia quando faceva parte della precedente coalizione di governo, sia oggi che è all'opposizione, di un impegno costante a favore delle attività produttive e del territorio. Lo conferma, se ce ne fosse bisogno, l'ordine del giorno a favore delle Pmi approvato dalla Camera.