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Pescosolido

Petizione contro l'adesione al Parco Nazionale. Il sindaco Bellisario: «È stato fatto terrorismo»

Circa cinquecento firme per dire “no” all’entrata nel Pnlam. I cittadini chiedono un referendum

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Circa cinquecento firme per dire “no” all’entrata nel Pnlam. A Pescosolido, è stata presentata la petizione popolare contro l’adesione al Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. E pertanto è stato chiesto il referendum. Il sindaco Donato Enrico Bellisario è in contatto con il Prefetto e ha il sostegno della sua maggioranza. Il comitato spontaneo “Salviamo Pescosolido” ha già depositato ufficialmente presso il Comune una petizione popolare con la quale si esprime un chiaro dissenso verso la proposta di adesione del Comune di Pescosolido al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

La petizione è stata sottoscritta da un numero di cittadini nettamente superiore al 10% degli aventi diritto al voto, soglia prevista dallo statuto comunale per chiedere formalmente l’indizione di un referendum consultivo. Nata come reazione alla volontà dell’Amministrazione di riproporre una mozione già presentata in passato, l’iniziativa popolare chiede con forza che una decisione così rilevante venga sottoposta al giudizio diretto dei cittadini.

«Non si può decidere senza ascoltare la comunità - affermano i promotori della petizione - Il nostro territorio e la nostra economia meritano rispetto e coinvolgimento. Il documento, trasmesso anche al Prefetto di Frosinone vista l’ampia adesione, sottolinea le preoccupazioni legate all’eventuale ingresso nel Parco, tra cui l’aumento della burocrazia, i possibili vincoli normativi per le attività economiche tradizionali e l’assenza di una visione condivisa con la cittadinanza. Il comitato chiede che il sindaco e il Consiglio comunale, nel rispetto dello statuto, procedano ora con l’indizione del referendum, dando voce alla volontà popolare».

Dalla casa comunale, il sindaco Donato Enrico Bellisario nelle ultime ore ha raccolto la vicinanza di molti primi cittadini della Valle di Comino, che già fanno parte del Pnalm, come il collega del Comune di Alvito. Anche molti firmatari della petizione si sono pentiti e scusati, dopo avere avuto un confronto con il sindaco. «È stato perpetrato terrorismo nelle case delle persone contro il Parco», ha detto Bellisario.

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