Erano alla ricerca dellâacqua, ma si sono trovati di fronte una bomba. Una scoperta poco piacevole nella quale sono incappati i tecnici del gruppo Sanpellegrino che, da dicembre, stanno scavando nel territorio di Castrocielo per ampliare e rinnovare le condutture della ex fonte âDianaâ, ora rinominata âNaturaeâ. Si tratta di un vecchio residuato bellico, molto probabilmente della Seconda Guerra mondiale, inesploso. Lâordigno è stato ritrovato a poche decine di metri dalla Casilina, precisamente in via Rusciano I. Al momento i lavori per completare il rinnovo dei 6 chilometri di condutture che, porteranno lâacqua dalla fonte allo stabilimento della ex Recoaro, sono interrotti.
La bomba è stata messa in sicurezza sotto una spessa lastra di acciaio, mentre la zona è stata transennata e chiusa al traffico dalla polizia locale. «Una brutta sorpresa che non cambia i piani della Sanpellegrino - ha commentato il sindaco di Castrocielo Filippo Materiale - Abbiamo sollecitato lâintervento degli artificieri e della Prefettura affinché lâordigno inesploso venga rimosso in tutta sicurezza». Un ritardo di qualche giorno nella tabella di marcia che non spaventa il gruppo svizzero che ha previsto a Castrocielo un investimento pari a 16 milioni di euro per lâimbottigliamento della âNestlé Vera Naturaeâ per tutto il centro sud Italia. Un intervento che, oltre il rifacimento di 6 chilometri di condutture, prevede lâadeguamento e lâammodernamento dellâex stabilimento Recoaro, inattivo da 20 anni e in stato di abbandono.
Il sito dalla primavera sarà trasformato in una fabbrica allâavanguardia con performance âbest in classâ soprattutto nel risparmio energetico, attraverso utilizzo di sistemi fotovoltaici, utilizzo esclusivo di energia green proveniente unicamente da fonti rinnovabili, luci al led, sistemi di recupero e trattenimento del calore. Ma non solo una fabbrica âgreenâ, buone notizie anche a livello occupazionale con la creazione di nuovi posti di lavoro, circa 50 compreso tutto lâ indotto.