E' quanto dichiara il presidente di Confimprese Guido D'Amico. Che aggiunge: "Gli unici due lampi nel buio sono rappresentati dagli investimenti che FCA e Sanpellegrino hanno deciso di effettuare sul territorio. Ma non basteranno se attorno a questi due progetti non verrà programmato dellâaltro.Â
Câè però un aspetto che continua ad essere colpevolmente sottovalutato: continuano a chiudere molti negozi e piccole imprese. Nellâindifferenza generale, come se fossero figli di un Dio minore. Non si riesce a comprendere che sono proprio queste aziende ad aver costituito per decenni lâossatura del sistema economico locale.
Si è innescato un circuito vizioso terribile: i negozi chiudono, i consumi non si alimentano, di tasse ne vengono pagate di meno e lâintero sistema va in tilt. La politica locale sembra non rendersi conto dellâurgenza di un progetto che provi a rilanciare tutta lâeconomia locale, un progetto che passi dalla bonifica dei siti inquinati e dallâabbattimento dei vincoli burocratici che penalizzano le imprese, un progetto che tenga insieme le grandi aziende e i piccoli negozi.
La deriva della provincia è pericolosa e non si può girare la testa dallâaltra parte. Se la politica continua a prendere sotto gamba la questione, allora dovranno intervenire le associazioni di categoria e le forze sociali. Non câè unâaltra strada".