Nella battaglia delle classifiche la provincia di Frosinone guadagna sempre cinque posizioni, ma non migliora la qualità della vita. Nello studio pubblicato stamattina su Italia Oggi la Ciociaria si piazza al posto numero 72 su 110 (lo scorso anno era settantasettesima). Pochi giorni fa Il Sole 24 Ore ci dava all’84° posto, rispetto alla casella 89 del 2014. Un po’ meglio, ma gli squilli non ci sono. Perché poi i parametri sono comunque affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale, popolazione, servizi finanziari, sistema salute, tempo libero, tenore di vita. Nel Lazio anche in questo caso siamo ultimi, ma soprattutto non c’è alcun settore nel quale la provincia di Frosinone si distingue. Peraltro dalla classifica di Italia Oggi emerge, oltre all’ormai storica frattura tra nord e sud, anche il fatto che nella provincia “piccola” si sta meglio. Perché le metropoli perdono colpi a causa del peggioramento del tenore di vita: da Torino a Milano, da Roma a Napoli. Ancora una volta però la provincia di Frosinone è in controtendenza negativa: il fatto di essere “piccola” non aiuta. Non nell’economia, non nella scuola, non nella sanità, non nel lavoro. Alla fine numeri, cifre e raffronti producono sempre qualche posizione in più o in meno. La fotografia però rimane la stessa, ormai da troppi anni.