Si avvicina il Natale e in tanti hanno deciso di fare regali acquistandoli on line. Ad avere la brillante idea una ragazza di Cassino. La ventenne dopo aver visitato diversi siti, ha trovato i prodotti che più le facevano gola, intercettate le offerte più succulente non ci ha pensato due volte e ha bloccato l’acquisto, pagando la cifra con accredito su Postepay. L’ambito I-Phone però non è mai arrivato. Quando la ragazza ha iniziato a notare un ritardo ha provato a contattare il venditore che le aveva già inviato foto e riferimenti dei documenti d’identità oltre al numero di conto sul quale fare l’accredito, l’uomo si è mostrato contrariato per il ritardo e ha dato massima disponibilità alla restituzione della cifra. Poi il silenzio. L’uomo non ha più risposto alle mail, ai messaggi e su whatsapp pur leggendo le richieste di chiarimento della ragazza.

Dopo una decina di giorni di attesa e di messaggi a vuoto la ragazza ha notato proprio il cellulare che aveva acquistato fare di nuovo bella mostra in un altro annuncio molto simile a quello che aveva colto la sua attenzione tanto da convincerla all’acquisto, così ha denunciato l’uomo. La ventenne si è recata dai carabinieri raccontando la storia e presentando i documenti di riferimento che lui le aveva inviato. Immediatamente è partito il controllo e dalle verifiche è risultato che i documenti risultavano rubati, apparterrebbero infatti ad un uomo de L’Aquila che ne aveva denunciato il furto diverso tempo fa. A carico del venditore misterioso anche una denuncia per furto d’identità, oltre a diversi casi di truffa registrati a suo carico.

Un fenomeno in crescita quello delle truffe on line, sempre più giovani cadono nella rete abbindolati da maxi offerte su prodotti hi-tech e cellulari all’ultimo modello. Chi acquista crede di pagare poco per l’oggetto desiderato per poi trovarsi molto spesso con un pugno di mosche in mano e con venditori che spariscono nel nulla. Altre volte invece il prodotto arriva, ma non corrisponde a quello dell’annuncio, i telefoni hanno problemi con la lettura delle sim, altri hanno batteria e memoria rovinati e quindi gli apparecchi sono inutilizzabili. A volte per pochi soldi, fino a un centinaio di euro, le vittime tendono a non presentare neanche denuncia, permettendo così però che chi ha truffato loro continui a farlo con altri indisturbato nella rete. Le forze dell’ordine, carabinieri e polizia, consigliano sempre di denunciare questi episodi per cercare di bloccare questi loschi personaggi.