Tutti, ad eccezione forse di noi, lo hanno dimenticato. Un vero peccato perché certi talenti andrebbero se non valorizzati quantomeno ammirati. Certe imprese non sono da tutti. Certe madrankate riescono soltanto a pochi. È riuscita, ad esempio, a Marino Mastrangeli, poliziotto in prematura pensione, leccese d’origine ma cassinate d’adozione, che forte di 64 preferenze ottenute in un Meetup da lui stesso creato, si ritrova a fare il senatore. Una mandrakata, appunto. Salito sulla giostra grillina, l’ottimo Marino ha spiccato il volo verso il cielo dove non brillano più soltanto le cinque stelle del suo ex movimento di appartenenza ma quelle infinite, come i privilegi, del firmamento parlamentare.

Privilegi di cui Mastrangeli avrebbero dovuto fare a meno, ma a lui l’espulsione lampo dal movimento (che ha cercato e ottenuto facendo le comparsate nei talk show vietatissime, almeno allora, dal M5S) gli è costata pure questo: transitato nel gruppo misto, prende e porta tutto a casa. Oltre 100.000 mila euro all’anno. Una tombola per chi, come lui, prima dell’ingresso a Palazzo Madama, dichiarava un reddito di circa 12.000 euro. Se in Italia ci fosse veramente la meritocrazia a uno come Mastrangeli dovrebbero dargli la delega speciale agli affari parlamentari: come fottere la casta e riuscire a farne parte. Genio italico allo stato puro.

Di quelli che tiravano le monetine contro Craxi all’uscita dal Raphael e subito dopo sono andati a raccoglierle una ad una. Di quelli che all'epoca del governo Monti, blateravano contro il circolo Bilderberg e se glielo chiedi ora ti dicono che è la marca di una birra prodotta da monaci belgi. Padrone e sotto. E che ubriacatura di privilegi si sta facendo Marino. Con il minimo sforzo, per la verità. Open Polis, il portale che monitora l’attività dei parlamentari, lo piazza agli ultimi posti per indice di produttività. Peggio di lui fanno soltanto Niccolo Ghedini, Sandro Bondi e Denis Verdini. Ma non c’è da disperare perché Mastrangeli, assente da tutte, proprio tutte, le votazioni più importanti del Parlamento, promette bene. Come i cavalli di Mandrake.Â