La Procura indaga sulla nomina al parco di Fregellae: nei guai il sindaco di Arce Roberto Simonelli e un funzionario dellâente. Secondo indiscrezioni trapelate, le informazioni di garanzia sarebbero state notificate agli interessati appena qualche giorno fa. Sulla questione però câè il massimo riserbo, anche perché, a quanto pare, le indagini sul caso erano al vaglio degli inquirenti già da diverso tempo. I reati ipotizzati potrebbero essere quelli di abuso di ufficio e sarebbero direttamente collegati al bando di selezione del direttore scientifico del parco archeologico di Fregellae.
Nel dicembre del 2012, infatti, il Comune di Arce pubblica un avviso con il quale intende affidare lâincarico ad «alto contenuto specialistico» di direttore scientifico. Tra i requisiti contenuti nel bando ce nâera uno molto particolare che escludeva, al fine «di assicurare il principio di trasparenza, rotazione e parità di trattamento», coloro che già avevano espletato lo stesso incarico. Una norma che, secondo alcuni, era stata introdotta ad hoc per non consentire la partecipazione al bando del precedente direttore. Allâavviso pubblico, comunque, risposero in sedici, ma il dirigente, il 26febbraio 2013, ritenne di riaprire nuovamente i termini di partecipazione limitatamente ai sedici partecipanti, per introdurre una nuova norma, anchâessa molto discussa.
Il professionista, infatti, una volta incaricato alla direzione avrebbe avuto lâobbligo di timbratura, tramite un apposito apparecchio di controllo automatico, al fine di verificare lâeffettiva presenza sul lavoro per almeno unâora al giorno dal lunedì al venerdì. Alla fine, però, lâente per motivi ufficialmente mai chiariti, decide di non dar seguito al bando pubblico. Ad agosto del 2013 è la giunta municipale a risolvere in qualche modo lâempasse sulla vicenda. Lâesecutivo guidato da Simonelli, infatti, conferisce direttamente un incarico a un professionista di Arce come esperto in materia archeologica e museale. La nomina, da quanto si evince nelle premesse contenute nella delibera, sarebbe stata necessaria al fine di espletare «unâopera di divulgazione, promozione e valorizzazione del parco archeologico di Fregellae di Isoletta e del Museo âGente di Ciociariaâdi corso Umberto I».
Qualche settimana dopo la pubblicazione dellâatto, alcuni partecipanti alla selezione chiesero chiarimenti sul bando pubblico e la successiva nomina fatta dalla giunta. Istanze che poi, con tutta probabilità , sono divenute degli esposti che oggi potrebbero essere alla base degli accertamenti sugli indagati.