Un Natale molto triste quello che si prospetta per la città martire. Sembrerebbe infatti che il mercatino con le casette in legno e i dolcetti tipici non allieterà i pomeriggi dei cassinati. I più piccoli che aspettavano con emozione le piste di pattinaggio e gli scivoli di ghiaccio resteranno altrettanto delusi. Soldi non ce ne stanno e quei pochi che ci stanno non sono sufficienti ai commercianti e agli organizzatori a gestire un iniziativa del genere.

A lamentarsi non solo i cittadini ma anche chi in città ha negozi: «Per Natale il passeggio aumenta, la gente arriva a Cassino per guardare le vetrine e poi alla fine qualcosa lo compra. Un’attrattivà fa comodo a tutti, sia per fini commerciali, sia a livello di intrattenimento - ha dichiarato una esercente del centro - Ma così, già il clima è quello che è, tra crisi economica, attentati, scandali religiosi, questo Natale si prospetta il più freddo di tutti, e non per le temperature rigide». Basta fare un giro per le strade del centro per notare come siano spoglie le vetrine , qualcuno ha messo qualche cestino e qualche lucetta, ma negli anni passati già dal dieci novembre i negozi venivano addobbati a festa, pieni di fiocchi, pupazzi e stelline.

«Non c’è più la voglia, c’è troppa paura di non arrivare a fine mese - ha spiegato un altro commerciante - Anche per noi è difficile decidere di investire perché a volte non rientriamo neanche dei soldi che ci mettiamo. Sicuramente un mercatino natalizio caratteristico potrebbe attirare più persone, e tra una passeggiata e l’altra potrebbe giovarne l’intero settore commerciale di Cassino». La manifestazione, nata quattro anni fa, inizialmente aveva trovato posto nel centro in piazza Labriola, poi con lo spostamento del mercato delle scarpe tutto è diventato più complicato perché spostandola in piazza Green ha causato polemiche sul parcheggio. Ad oggi, meno di un mese da Natale, nessun mercatino è previsto e per i cittadini e i commercianti non resterà che fare i conti con l’offerta minimal da austerity.