«Come dice il vecchio proverbio, tutti i nodi vengono al pettine e questo è solo il primo». Antonello Iannarilli lo sostiene in merito all'indagine della Procura di Frosinone sulla società aeroporto di Frosinone. «In questi giorni - prosegue - le autorità competenti hanno chiuso la prima indagine sulla gestione dei fondi della società aeroporto e corrisponde a quanto denunciato da me in tempi non sospetti: gestione allegra, progetti inutili, spese di milioni di euro a vuoto, comprensive di regalini agli amici degli amici ecc. Finalmente sta venendo tutto a galla. Quello che emerge dall’analisi degli atti è il modo di amministrare di certe persone, che per anni hanno avuto questo atteggiamento e non solo nella società aeroportuale!».

«Questo sistema era la “normalità” nell’ente provincia, nella società dell’aeroporto ecc. Quando sono diventato Presidente, avevo sentito dire di certe cose, ma poi ho avuto modo di verificarle personalmente! Un sistema consolidato nella nostra provincia, nelle società partecipate dall’ente e per far capire quello che c’era non è stato facile. Nessuno mi credeva, o era scomodo credermi! Tutti dicevano che io esageravo , ma per me, vedere milioni di euro sperperati in questo modo, era inaccettabile! Quello che emerge oggi, è il vero modo di amministrare della sinistra provinciale, che ha sempre usato l’ente pubblico, qualsiasi esso sia, come mucca da mungere solo ed esclusivamente per i propri interessi, a garanzia di un continuo detenere il potere, “nutrendo” tutti!».

«Ricordo che certe somme furono addirittura date, sia all’interporto che all’aeroporto, come anticipazione della Provincia, con la promessa, fatta dai politici noti che la regione avrebbe rimborsato tali somme, ma così non è stato! Infatti, la Regione, non hai mai rimborsato un solo centesimo, arrecando alla Provincia un danno patrimoniale enorme e su base illegittima! Oggi come non mai, vado fiero del mio modo di amministrare. Mi sono fatto tanti nemici nel mondo politico provinciale, ma sono stato sempre rispettoso delle leggi e dalla parte della gente».