Quattro anni di reclusione in abbreviato. Questa la decisione del giudice delle udienze preliminari di Cassino, Donatella Perna, nei confronti di un operaio di della città martire di 50 anni chiamato a rispondere di violenza sessuale su minore e detenzione di materiale pedo-pornografico. Una storiaccia finita davanti al giudice Perna chiamata ieri a valutare, non prima di una perizia sulla minore,la posizione dellâimputato.
Quattro gli anni di reclusione richiesti dal Pm Cerullo, tanti quelli che anche la difesa della ragazzina (allâepoca dei fatti minore di 10 anni) sostenuta dagli avvocati Alessandra Salera e Santino Fella avevano chiesto per il presunto âorcoâ. Nella scorsa udienza a parlare era stata la stessa vittima chiamata a rispondere punto per punto alle dure domande del giudice su ciò che accadde circa 4 anni fa. Secondo la ricostruzione dei fatti da parte dellâaccusa, a molestare la poco più che bambina sarebbe stato lâoperaio presso la cui abitazione la madre prestava servizio come donna delle pulizie.
La vittima, ascoltata in modalità protetta come la delicatezza della situazione richiede, è stata valutata capace di intendere e volere, in grado di riferire dei presunti palpeggiamenti e delle attenzioni morbose da parte di quellâamico di famiglia ora nei guai. In base a quanto dichiarato dalla piccola, infatti, sarebbero state le occasioni fugaci legate alle prestazioni lavorative della madre a consentire allâuomo di restare solo con lei. La madre, infatti, non sapendo a chi lasciare la bambina lâavrebbe spesso portata con sé. Lui, che ormai era di casa, avrebbe pian piano conquistato la sua fiducia, proponendo alla piccola anche lezioni di musica, non certo da professionista.
Ascoltate le discussioni delle difese sostenute dallâavvocato Alessandra Salera e Santino Fella il giudice ha condannato lâoperaio a 4 anni di reclusione. Lette le motivazioni, la difesa del cinquantenne ha già annunciato appello.