Una seconda lite, violentissima, e come la prima spenta in pochi istanti. È quanto emerso nelle pieghe delle indagini aperte dalla polizia del Commissariato di Cassino sulla violenza registrata sabato notte, poco dopo le due. In base ad una primissima ricostruzione dei fatti sembrerebbe che si tratti di due casi distinti, l’uno legato forse a questioni personali o a una parola di troppo pronunciata ad alta voce. L’altro, il secondo - ma di fatto quasi contemporaneo - sembrerebbe invece nutrirsi invece di gelosie e spettri d’amore. Una questione nata tra giovani del Cassinate per una ragazza “contesa”.

Entrambe le situazioni risultano in fase di accertamento da parte della sezione di Polizia giudiziaria della polizia che sta conducendo mirate indagini per capire come siano andati esattamente i fatti. Questo grazie, soprattutto, all’acquisizione delle immagini di video sorveglianza in grado di rendere giustizia alla verità dei fatti, sinora solo tratteggiati grazie alle testimonianze frammentarie di qualche isolato testimone ascoltato dopo le violenze. Due episodi comunque a sé stanti, affatto sovrapponibili, come ipotizzato in un primissimo momento dagli inquirenti. In comune, però, entrambi hanno sia la rapidità con cui si sono consumati, sia il posto - a ridosso di piazza Labriola - dove i giovanissimi si sarebbero affrontati.

Il primo caso
Restano ancora molto fumose le reali cause così come la stessa ricostruzione della violenza registrata sabato notte poco prima delle due in cui - secondo i beninformati - sarebbe stato coinvolto e ferito un quindicenne. C’è chi è sicuro che non si tratterebbe affatto di una rissa (o di un pestaggio, come è stato raccontato subito dopo la furente lite degenerata in pochi istanti) tra un minore della città martire e un giovane con il doppio dei suoi anni che, insieme ai suoi accoliti, non avrebbero risparmiato colpi bassi al ragazzino, ferito sembrerebbe anche con una sedia. In base a nuovi elementi emersi a margine di un’indagine tutt’ora aperta sembrerebbe che il caso sia ascrivibile soltanto ad una lite violentissima degenerata poi in un’aggressione verbale tanto impetuosa quanto priva di conseguenze. La segnalazione giunta agli agenti del Commissariato di Cassino - coordinato dal vice questore Cristina Rapetti - intorno alle 2 parlava di una rissa. Ma all’arrivo della volante e in ausilio anche dei carabinieri della Compagnia di Cassino non c’era già più nessuno.

L’altra violenza
Ieri mattina, tra le pieghe di un’intensa attività inquirente, necessaria a chiarire cosa sia accaduto, è emersa un’altra violenza. Quasi contemporanea alla prima e sempre a ridosso di piazza Labriola. Una situazione di tensione degenerata in pochi istanti sembrerebbeper questionidicuore, forseper un apprezzamento poco gradito rivolto a una ventenne del Cassinate da giovani diun altro gruppo. Esattamente come nel primo caso, anche per questa seconda vicenda all’arrivo delle forze di polizia i disordini erano già svaniti. Indagini serratissime.