Nel far west non si sarebbe stupito nessuno, ma in via Armando Fabi a Frosinone, poco lontano dallâospedale e praticamente davanti allâufficio tecnico del Comune, non poteva passare inosservato. Vedere un uomo imbracciare il fucile e sparare a dei cani randagi che minacciavano le sue pecore certamente suscita clamore.
à accaduto ieri quando il pastore, 73 anni di Frosinone, già noto alle forze dellâordine per piccoli fatti, era andato a controllare il suo gregge lasciato a pascolare su un terreno incolto proprio nella trafficata via Armando Fabi. Alla vista di due cani randagi che si avvicinavano minacciosi alle sue pecore,non ci ha pensato due volte; si è avvicinato allâauto, ha imbracciato un fucile da caccia e ha esploso due colpi in direzione dei cani, ma anche ad altezza uomo nonostante intorno vi fossero case e uffici pubblici. Gli animali sono scappati; non è chiaro se perché colpiti o perché spaventati dalla detonazione dei colpi, fatto sta, però, che il gesto non è sfuggito alle persone in transito su via Armando Fabi e a quelle che si recavano allâufficio tecnico del comune. Più di qualcuno di loro, di fronte allâinusuale, per fortuna, e pericoloso gesto, hanno chiamato la polizia raccontando cosa fosse accaduto.
Due volanti sono arrivate sul posto in pochi minuti, un tempo breve ma sufficiente affinché lâuomo, accortosi del clamore suscitato dal suo gesto, salisse sullâauto dileguandosi. I testimoni, però, hanno annotato la targa della sua auto e, grazie a quella, i poliziotti coordinati dal vicequestore Giuseppe Di Franco, hanno raggiunto la sua abitazione trovando lâauto parcheggiata nei pressi e, con allâinterno, ancora il fucile. Ascoltato dagli agenti il 73enne, ha raccontato di essere andato nella zona indicata, di aver portato con se anche il fucile ma, contrariamente a quanto dichiarato da più testimoni, di non aver sparato.
Dalle verifiche è emerso che lâarma era regolarmente detenuta, ma che lâuomo non avesse il porto dâarmi, quindi per lui è scattata la denuncia per violazione della normativa in materia di armi e nello specifico per porto abusivo di arma da fuoco e esplosione di colpi in luogo pubblico. Ma non solo; come da prassi gli è stata sequestrata anche lâarma, il fucile da caccia usato per spaventare o colpire i cani randagi e le numerose cartucce rinvenute nel corso delle perquisizione.