Un albero. Per la precisione una pianta di ulivo. à qui che andrebbe ricercata lâorigine della concatenazione di eventi che ha generato la frana killer lungo i tornanti che portano alla contrada SantâAgata, nel Comune di Paliano. Smottamento che è costato la vita a Giorgio Padovani, 40 anni, meccanico dellâazienda trasporti di Roma ma residente a Fiuggi.
Sulla tragedia la Procura ha aperto unâinchiesta che ha portato allâiscrizione sul registro degli indagati di sei persone: dirigenti e funzionari comunali, e il proprietario del lotto di terreno. Un atto dovuto che prescindere dalle eventuali responsabilità . Che in vicende come queste sono sempre difficili da individuare. Oltre alle indagini dei carabinieri che hanno acquisito la documentazione in municipio, la Procura ha anche nominato due consulenti tecnici, due geologi, per ricostruire e chiarire da un punto di vista più strettamente tecnico quanto accaduto.
Il punto da chiarire è se lâarea già in passato era stata oggetto di movimenti franosi e quindi se il proprietario del terreno e il Comune, per quanto di propria competenza, avrebbero dovuto metterla in sicurezza. Questo aspetto sarà chiarito dalle carte acquisite dai militari dallâArma e da quanto emergerà dalle perizie dei consulenti tecnici nominati dalla Procura. Dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che tra gli effetti scatenanti lâonda di acqua e fango che ha sommerso la Punto su cui viaggiava il povero Padovani ci sia stata la caduta di un albero di ulivo.
Il venire meno delle radici, che come noto sono un elemento di contenimento del terreno, e le precipitazioni violente fuori la norma, potrebbero aver formato un mix micidiale. Sfortuna ha voluto che proprio in quel preciso momento passasse lâautomobilista di Fiuggi per il quale, purtroppo, non câè stato scampo.