Uno dei principali filoni dell’inchiesta sulle autorizzazioni ambientali rilasciate dalla Provincia di Frosinone riguarda l’Acs Dobfar, l’industria farmaceutica di Anagni. 

La questione fanghi 

In particolare le indagini della Forestale si sono soffermate sull’attività di spandimento nei terreni agricoli circostanti allo stabilimento dei fanghi prodotti dal depuratore nel quale confluiscono i residui di produzione degli antibiotici. Un’attività che, tra rinnovi e proroghe, l’azienda effettua a partire dal 1994 fino a quando nel 2011 la Provincia, nell’ambito dell’iter per il rilascio dell’Aia, decide di approfondire la questione. Ed è a partire da questo punto che avvengono i fatti finiti sotto la lente di Forestale e Procura. Il 30 giugno del 2011 scade l’ultima proroga ma nonostante l’assenza di un’autorizzazione, stando a quanto accertato dalla polizia giudiziaria, la Dobfar continua a spandere i fanghi fino all’8 agosto del 2012, data in cui la Provincia ordina la sospensione dell’attività. Tale provvedimento viene impugnato al Tar che intima all’industria di non proseguire nello spandimento dei fanghi in ragione del fatto che l’autorizzazione era scaduta più di un anno prima.

(Ampio servizio nell'edizione in edicola il 13/10/2015)