Assume sempre più i contorni di un mistero quello della cassa integrazione in deroga, percepita dai lavoratori delle Terme nel febbraio 2008, con lâInps che nei giorni scorsi, a distanza di sette anni è tornata a richiedere agli stessi lâimporto a suo tempo percepito. Il mistero sâinfittisce sempre più, degno ormai dei migliori romanzi gialli. à infatti di queste ore la notizia che in Regione Lazio non esisterebbe traccia che autorizzi sul piano finanziario la copertura di quella cassa integrazione in deroga, nonostante gli accordi sottoscritti a suo tempo con le organizzazioni sindacali.
Così, in quella che somiglia sempre più ad una âvia crucisâ nella burocrazia italiana, qualche voce esile e lontana sembrerebbe indicare la strada di una âCassa Integrazione in deroga Ministerialeâ, visto che la allora società di gestione Fiuggiterme srl in liquidazione presso il Tribunale di Velletri, perché controllata dal Consorzio Gaia anchâesso in liquidazione aveva sede in Colleferro, e nel frattempo era gestita da un Commissario Straordinario, del quale nel merito, nonostante più volte i suoi uffici sollecitati dal sindacato, non si hanno notizie. La speranza comunque è sempre lâultima a morire. Vallo però a spiegare allâInps che i soldi erogati li rivuole indietro eccome. Dove sui terminali della stessa in effetti sembrerebbe essere mai giunta la necessaria autorizzazione per via telematica sulla copertura finanziaria come prevede la legge.
Vallo a spiegare soprattutto ai lavoratori interessati. I quali continuano a chiedersi âchi ha autorizzato la cassa integrazione in deroga e perché mai è stata pagata?â. à certo invece che lâintera materia rischia di finire presso la Procura della Repubblica di Frosinone perché per quanto il mistero possa dirsi infittito, qualcuno prima o poi dovrà pure rendere conto di come sono stati spesi i soldi pubblici o comunque chi dovrà risarcire lâeventuale danno a carico dei lavoratori.