Assalto al tribunale di Cassino, la Procura nomina un consulente tecnico dâufficio per effettuare analisi mirate sui supporti informatici requisiti ai sei indagati. Ieri mattina la dottoressa DâOrefice ha infatti incaricato il dottor Argese di âscavareâ, con lâobiettivo di chiarire se sussistano o meno elementi tali da collegare direttamente gli indagati allâassalto al palazzo di Giustizia.
Quello sottoposto al ctu sembrerebbe un unico quesito. E non si esclude, secondo i beninformati, che si stiano cercando allâinterno dei cellulari o dei tablet sequestrati immagini chiave, tipo una piantina del tribunale o una foto o qualsiasi altro elemento che offra uno spunto tale da âinchiodareâ i giovani indagati per lâassalto al tribunale avvenuto il 26 ottobre scorso.
Un dato concreto, questo, che però lascia aperti altri interrogativi, soprattutto sulla possibilità di individuare punti di contatto tra lâassalto al tribunale e la maxi operazione dei carabinieri âLa Storia Infinitaâ che ha permesso di «restituire finalmente piazza Labriola ai cassinati». Un elemento di contatto, in verità , già esiste: è il coinvolgimento nellâinchiesta anti-droga (porta a termine in modo brillante dai militari del maggiore De Luca) di un giovane già indagato per lâassalto al tribunale. Dato confermato in conferenza stampa anche dal procuratore DâEmmanuele.
Ciò che resta sullo sfondo è il dubbio che vi siano altri punti di contatto tra i due fascicoli. Ma queste restano al momento solo mere ipotesi su cui, comunque, gli inquirenti probabilmente stanno già lavorando. Lo stesso episodio dellâassalto al tribunale è finito, dâaltronde, proprio nelle pagine dellâordinanza a firma del giudice Lo Mastro che sottintende un possibile collegamento tra le due vicende quando, subito dopo lâudienza davanti al gup per Panaccione (accusato di tentato omicidio) con il rigetto da parte dellâAutorità giudiziaria della richiesta d irito abbreviato, scrive: «Tale decisione dellâAutorità giudiziaria sicuramente ha destabilizzato il gruppo tanto che, a distanza di pochi giorni, tre individui hanno tentato di introdursi nel palazzo di Giustizia presumibilmente per porre in essere un atto intimidatorio».
Intanto, proprio ieri mattina, Riccardo Figliolini - finito nellâoperazione âLa Storia Infinitaâ(ma non tra i 9 a cui viene contestato il vincolo associativo) - ha ottenuto i domiciliari grazie alla strategia difensiva dellâavvocato Ernesto Cassone che è riuscito a dimostrare al giudice la sussistenza di elementi tali da rendere necessaria la misura meno afflittiva dei domiciliari.