Giovedì prossimo, presso l’Amministrazione Provinciale, il convegno dal titolo “Pensare Democratico per il Governo dell’Italia”. Al tavolo con Francesco De Angelis ci sarà il presidente nazionale del Pd Matteo Orfini. Ad introdurre il dibattito Sara Battisti, vicesegretario provinciale dei Democrat, da sempre nell’area di Orfini. Nella quale, chissà, potrebbe entrare proprio De Angelis.

Allora De Angelis, tre indizi fanno una prova. Convegno con Matteo Orfini due giorni dopo il verdetto della Consulta sulla legge elettorale, quattro consiglieri provinciali eletti, asse tra Asi e Cosilam. Si candida alle politiche?
«È presto e non tocca a me decidere. La cosa certa è che sono soddisfatto dei risultati ottenuti e che sono pronto a dare il mio contributo per il successo del Pd. Con la presenza di Orfini accendiamo i motori, ci prepariamo ad affrontare i prossimi appuntamenti elettorali e vogliamo allo stesso tempo riempire di contenuti il progetto del Pd per il governo del Paese».

Ma si vota l’11 giugno o a scadenza naturale? Massimo D’Alema ha detto: è chiaro che con Renzi non vinceremo mai. Ha ragione?
«La data la capiremo dopo la sentenza della Consulta sulla legge elettorale. D'Alema sbaglia, la sconfitta del referendum brucia ma adesso dobbiamo ripartire e il Pd per vincere ha ancora bisogno di Renzi».

Nicola Zingaretti si ricandida alla Regione o è una risorsa per le politiche o per il partito?
«Nicola può giocare tante partite, ma ha detto che si ricandiderà e noi lavoreremo insieme a lui per vincere le prossime elezioni regionali».

Con quattro consiglieri provinciali non crede di essere troppo “ingombrante”. Infatti Antonio Pompeo dà la sensazione di voler decidere lui.
«Il Pd è una squadra e in queste elezioni ha dato prova di unità e compattezza politica. Nessuno può pensare di fare da solo. Per vincere e governare abbiamo bisogno del sostegno di tutti e di una visione comune».

Un giudizio sull’operato di Mauro Buschini come assessore regionale. Non di parte però.
«I fatti sono oggettivi. Bene, molto bene. Mauro in questi anni è cresciuto molto e da assessore ha dato prova di capacità, competenza e grande personalità. Oggi è un importante punto di riferimento per il nostro territorio e per il go- verno della Regione».

Consorzio Asi. Di cosa è soddisfatto? E quale rammarico ha? Ma davvero vuole “annettere” il Cosilam?
«Nessun rammarico. Abbiamo fatto un grande lavoro e i risultati sono tanti ma il più significativo è il processo di aggregazione e integrazione dei servizi, degli impianti e delle infrastrutture portato avanti con il Consorzio di Rieti e con il Cosilam. Ora siamo più forti perché abbiamo allargato i nostri orizzonti e ci siamo uniti in un per- corso fortemente innovativo che tiene insieme la crescita e la tutela dell'ambiente e del territorio. In questo processo non c'è alcuna annessione del Cosilam, ma la consapevolezza di aver fatto tutti un grande passo in avanti».

Lei si dice sicuro di un’alleanza con il Psi di Schietroma e Area Popolare di Pallone alle comunali di Frosinone. Ma loro non sembrano convinti…
«Alla fine ce la faremo. Non possiamo fare domani quello che dobbiamo fare oggi. Non possiamo aspettare il ballottaggio, dobbiamo unirci subito. Se siamo uniti siamo più forti e più attrattivi».

Ma i leader del Pd sosterranno convintamente Fabrizio Cristofari oppure temono che, se eletto sindaco, possa fare ombra politicamente?
«Fabrizio non è l'ombra, ma la luce per la rinascita della città di Frosinone. Se lui vince siamo tutti più forti e il Pd, statene certi, sarà unito nel sostenere la sua candidatura».

Michele Marini si candiderà con il Pd sostenendo Cristofari? Lei sarebbe disposto a candidare l’ex sindaco alle politiche o alle regionali?
«Michele sarà della partita. Il Pd è la sua casa. Gli spazi per Michele ci sono e il mio sostegno, come sempre, non mancherà».

Perché Pensare Democratico?
«Perché abbiamo bisogno di un pensiero lungo capace di restituire forza al nostro profilo ideale, politico e culturale».