Terremoto de L’Aquila e ragazzi morti nella Casa dello studente: ieri la prima vera udienza del processo civile, dopo quella interlocutoria di giugno che ha portato a uno slittamento di sei mesi. Ma il caso della famiglia Alviani, che in quella tragica notte ha perso Marco, tornerà di nuovo in aula a febbraio, dopo la costituzione di tutti gli enti assicurativi chiamati in garanzia.

Il terremoto dell’Aquila ha sgretolato intere famiglie e cancellato i sogni di 8 studenti universitari: il crollo della casa dello studente deve ancora riconsegnare giustizia alle giovani vittime. Dopo 7 anni di udienze, lo scorso maggio il processo penale si è concluso con la condanna definitiva di quattro imputati per omicidio colposo. La quarta sezione penale della Corte di Cassazione ha dato conferma delle condanne inflitte in appello dal Tribunale dell’Aquila per il crollo della Casa dello Studente, dove perse la vita anche il giovane Marco Alviani di Sora. La Cassazione ha confermato le condanne di due anni e sei mesi a Pietro Sebastiani e di quattro anni per i tecnici Pietro Centofani, Berardino Pace e Tancredi Rossicone.

«Mi sorprendo che la Suprema Corte di Cassazione, quarta sezione penale, a distanza di 9 mesi dall’udienza dell’11 maggio 2016 non abbia ancora depositato le motivazioni della sentenza di conferma delle condanne dei responsabili penali per il crollo della Casa dello studente dell’Aquila nel terremoto del 2009, con 8 vittime - ha detto ieri l’avvocato Wania Della Vigna, intervistata al Tg2 -. A tal fine ho intenzione di proporre, nei prossimi giorni, un’istanza in Corte di Cassazione al primo presidente, Giovanni Canzio, all’epoca dei fatti presidente della Corte d’Appello dell’Aquila» ha continuato l’avvocato che assiste numerose parti civili in questo e altri filoni della maxi inchiesta sui crolli del terremoto aquilano. Intanto, però, a Sora il dolore della famiglia di Marco Alviani è ancora tangibile. Aveva 23 anni ed era al terzo di Psicologia. Per meriti aveva ottenuto una borsa di studio e l’alloggio gratis alla Casa dello studente dove ha trovato la morte. Con lui, nel terremoto del 2009, persero la vita anche Armando Cristiani, anche lui di Sora; Giulia Carnevale di Arpino e Nicola Bianchi di Monte San Giovanni Campano.