Pronto soccorso in tilt, a causa dell’influenza stagionale: forte sovraffollamento e ambulanze bloccate (ieri per un’ora e mezzo) dal momento che i pazienti sono costretti a sostare sulle barelle del 118. Una fotografia, simile a quella di molte strutture sanitarie di tutta Italia, che da qualche settimana sta mandando in tilt i pronto soccorso di Alatri, Cassino, Frosinone e Sora. Si è arrivati anche a duecento accessi giornalieri. A chiedere aiuto ai dottori che stanno lavorando senza sosta insieme a tutta l’équipe, sono soprattutto persone anziane, che arrivano in ospedale con febbre altissima. Una situazione, come detto, che si sta verificando in molte regioni. Dall’inizio di gennaio sono aumentati i casi. I ceppi influenzali di quest’anno sono particolarmente aggressivi.

Tantissime le persone che si sono ritrovate con febbre altra e malessere, tanto da far registrare l’inevitabile sovraffollamento al pronto soccorso dove ci sono anche pazienti in attesa di ricovero da più giorni. Intanto ieri è arrivato un piccolo sospiro di sollievo. È stato incrementato il personale con l’arrivo di venti infermieri che prenderanno servizio negli ospedali della provincia. Restano una nota dolente i posti letto, ma l’impegno e il lavoro dell’azienda sono in prima linea per cercare di garantire tutte le cure necessarie ai pazienti, anche se le criticità sono sotto gli occhi di tutti. Tante le barelle nei corridoi, i familiari dei malati per ore e ore nella sala d’attesa. Ma il picco dell’influenza non sta risparmiando nessun comune. Da nord a sud della Ciociaria sono tante le chiamate al 118 e il via vai di ambulanze per soccorrere soprattutto anziani con febbre altissima. Ambulanze che ieri mattina, per circa un’ora e mezzo, sono rimaste bloccate, intrappolate per ore nei cosiddetti “blocchi-barelle”, ossia le soste obbligate delle lettighe dell’Ares tenute nei pronto soccorso perché occupate dai pazienti in attesa di visita o ricovero.

È importante - raccomandano gli esperti - recarsi al pronto soccorso solo in presenza di evidenti difficoltà respiratorie o in casi particolari. Sarebbe opportuno anche contattare il medico di famiglia per chiedere se è opportuno andare in ospedale. Ovviamente, trattandosi, soprattutto, di persone molto anziane con febbre altissima è inevitabile la corsa nelle strutture ospedaliere.